La saga economica dei Caprotti: da Lombardia a Sud America
Le ossa dei Caprotti rappresentano un pezzo centrale della storia economica italiana, con radici profonde nella Lombardia della prima metà dell’Ottocento. I Caprotti, inizialmente proprietari terrieri, si sono distinti per l’ingresso nell’industria del cotone, accumulando ricchezze che li hanno proiettati nella società dell’epoca. Non si sono limitati a un ruolo passivo: sono stati tra i finanziatori della storica spedizione dei Mille e hanno supportato esplorazioni fino in Sud America, nella penisola arabica e nel Corno d’Africa. La loro base operativa risiedeva ad Albiate, in Brianza, con lo stabilimento tessile a breve distanza dalla residenza di famiglia.
Oltre alle attività imprenditoriali, i Caprotti hanno manifestato ambizioni politiche, affiliandosi al Partito repubblicano. Questa scelta, in un contesto come quello del Regno d’Italia, non era priva di rischi e poteva comportare conseguenze significative. L’espansione delle loro attività economiche e il coinvolgimento in iniziative politiche li hanno resi una figura di spicco, con un impatto tangibile sul tessuto sociale ed economico del tempo. La famiglia Caprotti ha incarnato un’avventura imprenditoriale e politica senza pari.
Rockefeller e la rivoluzione dei supermercati in Italia
La svolta definitiva per i Caprotti è giunta agli albori degli anni Cinquanta, quando l’incontro con Rockefeller ha aperto le porte alla creazione della prima catena di supermercati in Italia. Questa iniziativa non è stata solo un’impresa economica, ma anche un’arma di propaganda anticomunista per gli americani. Il primo supermercato a Milano, con la sua varietà di prodotti e le esotiche prelibatezze in vendita, ha affascinato il pubblico italiano, offrendo perfino pinne di pescecane, come riportato dai giornali dell’epoca. L’abbondanza e la modernità di queste strutture hanno segnato un nuovo capitolo nel panorama commerciale nazionale.
L’avventura nel settore dei supermercati si è rivelata un successo straordinario per i Caprotti, consolidando ulteriormente la loro posizione economica e sociale. Grazie all’acquisizione della quota di maggioranza dell’azienda, Giuseppe Caprotti ha potuto ricostruire la saga di una famiglia che ha attraversato più di due secoli di storia. Tra le pagine di questa vicenda emergono ritratti di uomini e donne con passioni intense, testimoniando il passaggio dall’Italia del fascismo a quella del boom economico. Oltre agli affari e alla politica, il racconto si snoda attraverso episodi personali, come l’adolescenza trascorsa in un collegio svizzero, le tensioni familiari e le fratture che hanno segnato per sempre il destino dei Caprotti. Un viaggio attraverso la grandezza e le tragedie di una delle famiglie più influenti d’Italia.