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Le Truppe Israeliane Catturano la Base di Hamas a Khan Younis
Le truppe israeliane hanno riportato un importante successo catturando la base della brigata Khan Younis, guidata da Mohammed, fratello del capo di Hamas. Secondo quanto annunciato dai portavoce dell’esercito, durante la perquisizione della stanza di comando sono stati scoperti materiali sensibili come mappe e documenti utilizzati per pianificare attacchi nel Sud del Paese avvenuti quattro mesi fa. All’interno del quartier generale, i militanti avevano addirittura ricostruito modelli dei cancelli di ingresso ai kibbutz per addestrare i terroristi ad attacchi mirati. Questo successo potrebbe avere un impatto significativo sulle operazioni future contro Hamas.
Mohammed e Yahya, insieme a Mohammed Deif, rimangono nascosti nei bunker sotterranei, rappresentando gli obiettivi principali dell’attuale offensiva a Khan Younis. Si prevede che l’intensità dell’offensiva continuerà per almeno un’altra settimana, focalizzandosi sulle gallerie sotterranee dove si sospetta siano stati recapitati documenti importanti riguardanti un accordo discusso recentemente a Parigi. Le richieste di Hamas riguardo al numero di detenuti palestinesi da liberare e alla richiesta di un cessate il fuoco permanente sono elementi chiave che influenzeranno gli sviluppi futuri delle trattative.
Pressioni per una Tregua di Quattro Mesi a Gaza
Le pressioni internazionali, in particolare degli Stati Uniti, si concentrano su Benjamin Netanyahu affinché accetti una tregua di quattro mesi a Gaza, vista anche la crescente preoccupazione per gli scontri con Hezbollah libanese che potrebbero sfociare in un conflitto più ampio. Le richieste di una decisione rapida e di coinvolgere l’intero consiglio per qualsiasi negoziazione riguardante il ritorno dei sequestrati stanno mettendo alla prova il premier israeliano e il suo governo. Le divisioni interne, apparentemente orchestrare da Netanyahu stesso, potrebbero influenzare il corso degli eventi e la capacità di Israele di raggiungere un accordo soddisfacente.
Benny Gantz, ex capo di Stato Maggiore e attuale membro del governo, insieme al suo partito, pongono l’accento sull’importanza di riportare a casa gli ostaggi in primo luogo, mettendo così ulteriormente alla prova la leadership di Netanyahu. Le critiche provenienti da settori più estremisti all’interno del panorama politico israeliano, come Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich, complicano ulteriormente la situazione. La posizione di Netanyahu, che cerca di bilanciare le pressioni esterne con le dinamiche interne complesse, potrebbe determinare l’esito delle trattative in corso.