Scandalo Urbanistica a Milano: 140 dipendenti chiedono di cambiare lavoro
Preoccupazione e tensione si diffondono nel Comune di Milano in seguito alla consegna di undici avvisi di garanzia, concentrati soprattutto negli uffici dell’Urbanistica. Il sindaco Giuseppe Sala, visibilmente agitato, pone una domanda provocatoria al procuratore Marcello Viola: ‘Quanto si sentirebbe sereno se 140 magistrati chiedessero di cambiare lavoro?’. La procura milanese ha avviato indagini sulle procedure autorizzative riguardanti progetti immobiliari come Hidden Garden, Torre Milano e Park Towers, suscitando un’atmosfera densa di interrogativi e incertezze.
Il sindaco Sala, nel tentativo di distanziarsi dai singoli casi, evidenzia la vastità dell’indagine affermando: ‘Non vorrei parlare del singolo caso perché in realtà noi abbiamo sul tavolo 150 procedimenti che possono essere interessati dall’intervento della procura’. Sala sottolinea l’aspetto tecnico della questione e la necessità di affrontarla con serenità e competenza. Tuttavia, la situazione lo preoccupa profondamente: ‘Io non avrei mai immaginato di arrivare ad una situazione in cui 140 funzionari e dirigenti del Comune mi scrivono per chiedermi di cambiare lavoro. La serenità proprio no, non sono per niente sereno, sono preoccupatissimo’, dichiara il sindaco, rivelando una tensione palpabile nell’ambiente lavorativo.
Piani futuri del Comune e reazioni sindacali
Il sindaco Sala, delineando le prossime mosse dell’amministrazione comunale, annuncia un confronto imminente con la procura per affrontare la situazione in modo costruttivo e trasparente. ‘Ci lavoriamo con un confronto con la procura, come ovvio. Lunedì, per esempio, ho chiesto al direttore generale del Comune e all’assessore comunale alla Rigenerazione urbana di incontrare i nostri dipendenti per rassicurarli che, rispetto alle problematiche di natura legale, il Comune non scompare’, spiega Sala, cercando di ristabilire un clima di fiducia all’interno dell’ente. L’incontro con i sindacati è previsto per discutere delle difese da adottare in favore dei dipendenti coinvolti nelle indagini.
I sindacati, fino ad ora, hanno difeso l’operato dei dipendenti dell’Urbanistica di Palazzo Marino, sottolineando la necessità di una tutela per coloro che potrebbero essere coinvolti in situazioni giuridicamente complesse. La vicenda si evolve in un contesto di incertezza e tensione, mettendo alla prova la stabilità e l’integrità dell’apparato comunale milanese. La trasparenza e la collaborazione tra le istituzioni coinvolte si rivelano cruciali per superare una crisi che mina la fiducia dei cittadini e dei dipendenti stessi nel sistema amministrativo locale.