![Crisi dei Suicidi in Carcere: Proposte e Critiche su un Problema Umanitario 1 20240204 183100](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240204-183100.webp)
Una Media Preoccupante: Il Dramma dei Suicidi in Carcere
Ilaria Cucchi, vicepresidente della Commissione Giustizia, solleva un allarme pressante riguardo ai suicidi che stanno avvenendo nei penitenziari italiani. Con tono incisivo, sottolinea: “Siamo quest’anno a una media di circa un suicidio al giorno. Un numero enorme ed è grave che questo succeda nell’inerzia di chi dovrebbe prendere decisioni e fare qualcosa contro il sovraffollamento delle carceri.” Cucchi non esita a criticare l’atteggiamento delle autorità competenti, evidenziando la necessità di azioni concrete per affrontare questa crisi umanitaria.
La senatrice propone soluzioni tangibili, come il trasferimento di detenuti affetti da gravi disturbi psichiatrici in strutture più adeguate e il supporto dei tossicodipendenti al di fuori dell’ambiente carcerario. Inoltre, sottolinea l’importanza di valutare misure alternative per coloro che sono detenuti per reati considerati minori. Queste proposte mirano a ridurre il sovraffollamento carcerario e a migliorare le condizioni di vita all’interno delle prigioni italiane.
La Difesa del Governo: Risposte Concrete o Mera Strumentalità?
Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, difende l’operato del governo rispetto alla situazione carceraria ereditata. Con fermezza, afferma: “Stiamo alacremente lavorando per risolvere due precise condizioni ereditate: il sovraffollamento determinato da carenza di posti detentive e la mancanza di educatori negli istituti.” Delmastro sottolinea gli sforzi compiuti per aumentare i posti detentivi e completare gli organici degli istituti con educatori, evidenziando risultati tangibili ottenuti in breve tempo.
D’altro canto, Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, si unisce alla critica sull’attuale gestione carceraria. Faraone mette in luce un caso emblematico: “Un detenuto che era stato dimesso dal reparto psichiatrico, ha deciso di impiccarsi. I malati psichici non dovrebbero stare in carcere.” Le sue parole richiamano l’urgenza di rivedere il sistema di accoglienza per detenuti con disturbi mentali, evidenziando la mancanza di posti nelle strutture sanitarie adeguate e il crescente numero di suicidi dietro le sbarre.
La questione sollevata da Faraone mette in discussione l’efficacia del sistema carcerario italiano nel trattare i detenuti più vulnerabili. Le sue parole richiamano l’attenzione sul bisogno di interventi immediati per prevenire ulteriori tragedie e per garantire un trattamento umano e rispettoso per tutti coloro che si trovano dietro le sbarre.