La repressiva operazione Lone Star contro i migranti al confine
L’operazione Lone Star nel Texas si fa sempre più repressiva, con conseguenze tragiche. Nell’incidente avvenuto a inizio gennaio vicino a Shelby Park, tre migranti, due dei quali bambini, sono annegati nel Rio Grande, a causa del sequestro del parco da parte delle autorità texane. Questo ha impedito agli agenti federali di accedere al luogo per operazioni di salvataggio, complicando la situazione già critica legata all’immigrazione irregolare. Il governatore Greg Abbott ha dichiarato di evitare di sparare alle persone per timore di accuse di omicidio da parte dell’amministrazione Biden, sottolineando un approccio controverso e poco umanitario.
La controversia sul filo spinato al confine e le presunte invasioni
Nonostante la Corte Suprema degli Stati Uniti abbia stabilito che il Texas non può vietare agli agenti federali di rimuovere il filo spinato lungo il Rio Grande, le autorità locali hanno intensificato la sua installazione, invocando il diritto all’autodifesa contro presunte invasioni. Video diffusi da un programma olandese mostrano militari texani respingere migranti con scudi antisommossa lungo il fiume, causando ferite a diversi profughi a causa del filo spinato. Queste azioni sollevano interrogativi sulla legalità e sull’umanità delle misure adottate nel contesto dell’operazione Lone Star.
Gli impatti negativi dell’operazione Lone Star e le nuove misure anti-immigrazione
Organizzazioni come Human Rights Watch denunciano che l’operazione Lone Star non ha ridotto la migrazione irregolare, ma ha causato morti, feriti e gravi violazioni dei diritti umani. Un rapporto pubblicato nel 2023 evidenzia almeno 74 persone uccise e 189 ferite durante inseguimenti legati all’operazione Lone Star, coinvolgendo non solo migranti ma anche cittadini statunitensi. Le nuove misure anti-immigrazione firmate dal governatore Abbott, come l’arresto dei migranti ai valichi di frontiera ufficiali, sollevano preoccupazioni sulla profilazione razziale e sul sovraffollamento del sistema penitenziario, oltre a distogliere risorse dalle attività di pubblica sicurezza.
Il traffico di esseri umani e il rafforzamento del muro al confine con il Messico
Un’indagine di Human Rights Watch rivela che la maggioranza dei responsabili denunciati per traffico di esseri umani sono cittadini statunitensi, con un’età media bassa, evidenziando una realtà spesso nascosta e misconosciuta. Le nuove leggi che prevedono pene più severe per i trafficanti e un raddoppio dei finanziamenti per il muro al confine con il Messico sollevano dubbi sulla efficacia e umanità di queste misure. Il Texas ha stanziato ingenti risorse per l’operazione Lone Star, ma restano interrogativi sulla reale efficacia di queste politiche di contrasto all’immigrazione.