L’Ue manca l’obiettivo delle munizioni per l’Ucraina
Nonostante le promesse e gli sforzi dichiarati, l’Unione europea ha fallito nel fornire all’Ucraina un milione di munizioni entro il termine prefissato. Secondo l’Alto rappresentante per gli Affari esteri dell’Ue, Josep Borrell, solo 330mila proiettili sono stati consegnati fino ad oggi, principalmente provenienti dalle scorte esistenti degli Stati membri europei. Questo risultato deludente giunge a meno di due mesi dalla scadenza dell’obiettivo, evidenziando una mancanza di tempestività e efficacia nel supporto fornito dall’Unione.
Concentrarsi sull’aumento della capacità produttiva
Nonostante il mancato raggiungimento delle quantità stabilite, il commissario al Mercato Interno Thierry Breton ha sottolineato l’importanza dell’aumento della capacità produttiva come risultato positivo. Breton ha dichiarato: “Lo scorso marzo ho preso l’impegno di aumentare la nostra capacità produttiva di munizioni fino a un milione all’anno. Oggi siamo già a questo livello, in anticipo di due mesi sulla nostra capacità di produzione. Questo rappresenta un passo avanti significativo nell’assicurare una maggiore autonomia europea nella produzione di munizioni e nella gestione delle crisi.”
Il primo ministro estone Kaja Kallas ha espresso preoccupazione per il mancato raggiungimento dell’obiettivo, definendolo come “un campanello d’allarme”. Nonostante ciò, ha riconosciuto i benefici derivanti dall’aumento della produzione di munizioni in Europa, sottolineando la necessità di un impegno collettivo più forte per garantire una maggiore sicurezza e preparazione difensiva all’interno dell’Unione europea.
Carenza critica di munizioni per le forze ucraine
Secondo quanto riportato da Bloomberg, le forze armate ucraine stanno attualmente affrontando una carenza critica di munizioni, con soli duemila proiettili disponibili per l’utilizzo quotidiano lungo i 1.500 chilometri di frontiera, a fronte dei settemila impiegati durante l’estate. Questa situazione evidenzia la necessità urgente di un sostegno più consistente e tempestivo da parte dell’Unione europea per potenziare le capacità difensive dell’Ucraina e garantire la sicurezza nella regione.
Josep Borrell aveva proposto un consistente stanziamento finanziario da parte degli Stati membri per un supporto militare a lungo termine al governo ucraino, ma diversi Paesi, tra cui la Germania, hanno manifestato opposizione a questa iniziativa. La Germania in particolare ha evidenziato il proprio contributo significativo già fornito all’Ucraina, sostenendo che le forniture militari bilaterali dovrebbero essere considerate nel computo complessivo degli aiuti. I dati del Kiel Institute confermano che la Germania ha offerto un supporto di 17 miliardi di euro, superiore a quello di tutti gli altri Paesi dell’Unione europea.