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Due ebrei ortodossi arrestati per sputi e insulti contro abate cristiano a Gerusalemme
Un nuovo episodio di violenza e discriminazione religiosa ha scosso la Città Vecchia di Gerusalemme, quando due ebrei ortodossi sono stati arrestati per aver sputato ed insultato l’abate cristiano Nikodemus Schnabel. Secondo quanto riferito dalla polizia israeliana, l’incidente è avvenuto di recente e ha portato all’identificazione e all’arresto dei responsabili, di cui uno è solo un diciassettenne. Le autorità hanno preso seri provvedimenti, collocando entrambi gli aggressori agli arresti domiciliari. La polizia ha sottolineato la sua politica di tolleranza zero verso simili atti di aggressione.
La reazione dell’abate Schnabel
Il religioso aggredivo, l’abate Nikodemus Schnabel, ha risposto alle violenze subite con parole di pace e speranza. Come riportato dal Times of Israel, l’abate ha manifestato il suo disappunto riguardo ai video che circolano dell’aggressione, definendoli una forma di pubblicità non cercata. In un momento in cui la sofferenza e le tensioni sono palpabili, l’abate ha sottolineato l’importanza delle preghiere per la pace e la riconciliazione come antidoto a gesti così detestabili. La sua reazione pacifica e compassionevole ha evidenziato un forte messaggio di resilienza e speranza di fronte all’intolleranza e alla violenza.
La comunità internazionale si è unita nel condannare questo atto di intolleranza religiosa che ha scosso la Città Vecchia di Gerusalemme. Organizzazioni e figure religiose di diverse fedi hanno espresso solidarietà all’abate Schnabel e condannato fermamente l’aggressione subita. Questo episodio ha sollevato nuovamente la questione della convivenza pacifica e del rispetto reciproco tra le varie comunità presenti nella regione. È emersa la necessità di promuovere un dialogo interreligioso costruttivo e di contrastare con determinazione ogni forma di discriminazione e violenza motivata dalla differenza religiosa.