Tajani e Nordio: Possibile ritorno di Ilaria Salis in Italia
Ilaria Salis, l’insegnante milanese detenuta in Ungheria da quasi un anno, potrebbe presto tornare in Italia agli arresti domiciliari. Lunedì prossimo i suoi familiari e i legali si incontreranno a Roma con i ministri Antonio Tajani e Carlo Nordio per discutere questa delicata vicenda. Salis, rinchiusa a Budapest, ha denunciato le condizioni disumane in cui si trova: “Sto male, vorrei tornare a casa”, ha dichiarato.
Il padre e gli avvocati di Salis hanno come obiettivo il trasferimento della donna in Italia, garantendo la sua presenza in aula durante il processo in corso in Ungheria. La 39enne è accusata di lesioni potenzialmente letali e di aver partecipato a un’associazione sovversiva per aver attaccato dei neonazisti durante una manifestazione di estrema destra. Il processo riprenderà a maggio, e la famiglia spera di ottenere il ritorno di Ilaria agli arresti domiciliari in Italia.
La richiesta degli avvocati di Salis
Gli avvocati di Ilaria Salis stanno valutando attentamente le possibilità per ottenere i domiciliari per la loro assistita. Eugenio Losco ha dichiarato: “La nostra richiesta rimangono i domiciliari in Italia e, al momento, escludiamo di chiederli in Ungheria, ma valutiamo tutto e vediamo cosa ci propongono”. Tuttavia, Losco ha espresso scetticismo riguardo alla concessione dei domiciliari da parte delle autorità ungheresi prima della sentenza.
Secondo Gyorgy Magyar, avvocato di Budapest della 39enne, le autorità ungheresi solitamente concedono i domiciliari solo dopo la sentenza. Inoltre, Magyar ha sottolineato che Salis non ha un domicilio nella capitale ungherese, rendendo complicata la possibilità di ottenere gli arresti domiciliari in loco. Nonostante le difficoltà, si spera che il caso possa risolversi nel rispetto dei diritti di Ilaria Salis.