Anche la Cartiera Pigna interrompe il rapporto con Chiara Ferragni
La Cartiere Paolo Pigna Spa ha deciso di interrompere i rapporti commerciali con le aziende legate a Chiara Ferragni. Questa scelta è stata motivata dal rispetto del codice etico aziendale, che esclude la collaborazione con individui sanzionati per comportamenti non etici o illegali. I vertici aziendali della società cartiera, con sede ad Alzano Lombardo (Bergamo), hanno confermato questa decisione. Il codice etico può essere consultato sul portale pigna.it, evidenziando la volontà dell’azienda di mantenere standard di condotta elevati.
Le voci circolate sulla cessazione della collaborazione con l’influencer sembrano trovare conferma nella rimozione della pagina “Chiara Ferragni Limited Edition” dal sito della Pigna, che ora restituisce un messaggio di errore. La collaborazione precedentemente instaurata tra Pigna e le aziende legate a Chiara Ferragni era di natura esclusivamente commerciale, incentrata sulla creazione di prodotti di cancelleria per scuola e ufficio. Questa interruzione rappresenta un passo significativo nell’ambito delle attività promozionali condotte dall’influencer.
Indagini in corso sulla collaborazione di Chiara Ferragni con diverse aziende
La procura di Milano ha avviato accertamenti riguardanti i rapporti di collaborazione di Chiara Ferragni con varie aziende, tra cui l’industria dolciaria Balocco, Dolci Preziosi e la casa produttrice della bambola Trudi. In particolare, l’imprenditrice è oggetto di indagine insieme al suo manager Fabio Maria Damato. Queste indagini evidenziano un interesse crescente sulle dinamiche delle collaborazioni commerciali nel mondo dell’influencer marketing, mettendo in luce l’importanza di trasparenza e conformità alle regole.
Le attività promozionali svolte da Chiara Ferragni hanno suscitato interesse da parte delle autorità competenti, che stanno valutando attentamente i rapporti commerciali dell’influencer con diverse realtà imprenditoriali. Questo contesto mette in luce la necessità di una maggiore trasparenza e chiarezza nelle collaborazioni tra personaggi influenti e aziende, al fine di garantire un ambiente commerciale etico e rispettoso delle normative vigenti. La vicenda evidenzia anche l’importanza per le aziende di adottare codici etici solidi e di rispettarli rigorosamente per mantenere la propria reputazione e integrità.