Il cardinale scomparso: mistero e ritrovamento
Il giallo del cardinale di Panama sparito improvvisamente è stato parzialmente risolto. Il porporato spagnolo e missionario agostiniano José Luis Lacunza è stato finalmente localizzato in una provincia panamense, a 140 chilometri dalla sua abitazione, e sembra in buona salute, anche se un po’ disorientato, secondo quanto riportato da Vida Nueva. Resta ora da chiarire il motivo della sua assenza per due giorni, senza dare alcun preavviso, suscitando l’allarme nell’intero paese.
L’ultima volta che era stato visto era martedì, quando è uscito di casa senza cellulare e documenti. Da allora, non ha più dato notizie di sé, non facendo ritorno e generando preoccupazione. Il suo entourage, allarmato per questo comportamento insolito, ha segnalato la sua scomparsa alla polizia, che ha immediatamente avviato una massiccia ricerca con un dispositivo di agenti. Nel frattempo, gruppi di preghiera si sono mobilitati recitando rosari per invocare il suo ritrovamento.
Le indagini e i dettagli del ritrovamento
«Siamo di fronte a un caso delicato, dove c’è la vita di una persona in pericolo. Quello che possiamo confermare fino a questo momento è che abbiamo un’indagine in corso», ha dichiarato il procuratore generale di Panama, Javier Caraballo, avviando le indagini sull’accaduto. Dopo il ritrovamento del cardinale in buone condizioni di salute, rimane da comprendere cosa sia accaduto e cosa abbia causato la sua assenza per due giorni consecutivi. Una pattuglia lo ha individuato a bordo della sua auto, la quale si era fermata per mancanza di carburante. Il mistero si infittisce mentre emergono interrogativi sulla sua situazione fisica e mentale.
Il cardinale Lacunza, nato in Spagna nel 1944, ha intrapreso studi di teologia diventando sacerdote e missionario. Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo ausiliare a Panama, e nel 1994 lo ha scelto come vescovo della diocesi di Chitré, un incarico che lo ha portato a guidare una circoscrizione con una significativa popolazione indigena.