Il metodo danese per una rivoluzione nel riciclo dei tessuti sintetici
Il settore del fast fashion è noto per l’utilizzo diffuso di materiali a basso costo come l’elastan, che conferisce elasticità e adattabilità ai capi d’abbigliamento. Tuttavia, una recente indagine condotta dall’emittente inglese Bbc ha rivelato che molti di questi tessuti contengono materiali sintetici come acrilico, poliestere, nylon ed elastan, i quali hanno lunghi tempi di smaltimento e rappresentano un grave problema ambientale.
“Il nome scientifico dell’elastan è poliuretano, un polimero difficile da riciclare”, spiega Irene Bonadies dell’Istituto polimeri, compositi e biomateriali del Cnr. Attualmente, solo il 25% di questi tessuti viene riutilizzato, mentre il restante 75% finisce bruciato o nelle discariche, creando un impatto ecologico significativo. La sfida di riciclare i materiali sintetici è complessa e richiede soluzioni innovative per ridurre l’inquinamento derivante dal settore tessile.
La svolta danese: una nuova prospettiva sul riciclo dei tessuti sintetici
Un nuovo studio condotto in Danimarca potrebbe rappresentare una svolta nel riciclo dei tessuti sintetici, aprendo la strada a metodi innovativi e sostenibili. Secondo il professor danese coinvolto nella ricerca, “Abbiamo sviluppato un metodo per separare l’elastan dagli altri materiali in modo efficace, aprendo nuove possibilità nel riciclo tessile”. Questo approccio potrebbe rivoluzionare l’intero settore, consentendo il riciclo di una vasta gamma di tessuti sintetici in modo più efficiente e sostenibile.
La tecnica proposta prevede il riscaldamento dei tessuti a 225°C e l’aggiunta di un alcol specifico, che permette di rompere i legami dell’elastan. “Quando le catene molecolari si spezzano, i materiali si separano, consentendo il riciclo dei singoli componenti”, spiega Steffan Kvist Kristensen, uno dei ricercatori coinvolti nello studio. Questo processo innovativo potrebbe aprire nuove prospettive per l’industria tessile, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo pratiche più sostenibili.
La ricerca condotta in Danimarca rappresenta un importante passo avanti nella lotta all’inquinamento causato dai materiali sintetici nel settore tessile. L’idea di separare e riciclare efficacemente l’elastan e altri tessuti sintetici potrebbe contribuire in modo significativo alla creazione di un’economia circolare e sostenibile. Resta da vedere come questa tecnologia potrà essere implementata su larga scala e se riceverà il sostegno necessario dall’industria chimica per diventare una pratica diffusa e consolidata.