Chiusura in calo per Piazza Affari, con il listino milanese che paga le vendite sulle banche e non riesce a restare agganciato alle altre Borse europee e a Wall Street, positive in scia ai dati americani sul mercato del lavoro.
Ftse Mib in flessione
Il Ftse Mib ha terminato la seduta in flessione dello 0,32%. In particolare, Monte dei Paschi di Siena ha visto una caduta del 5%, mentre Bper e Banco Bpm hanno registrato una flessione del 2,9% ciascuno. Anche Unicredit ha chiuso in perdita del 2% e Popolare di Sondrio ha seguito con un calo dell’1,4%.
Intesa Sanpaolo, nonostante una trimestrale sopra le attese, ha subito una perdita del 3,1%. Le vendite hanno colpito anche Saipem (-2%), Pirelli (-1,4%), Iveco (-1,4%) e Unipol (-1,2%).
Performance positive
Nonostante il quadro generale negativo, alcune aziende hanno registrato performance positive. Brunello Cucinelli ha guadagnato il 3%, seguita da Interpump con un +2,9% e Stm con un +2,6%. Tim ha chiuso in rialzo del 2% e Stellantis ha provato a riprendersi con un +1,7% dopo due sedute di forti vendite in scia alla trimestrale.
Bene anche Leonardo (+1,3%), Recordati (+1,1%), Snam (+1%) e Ferrari (+1%).
Analisi delle banche
Le banche italiane sono state oggetto di realizzazioni dopo i forti rialzi delle ultime settimane. Gli investitori sembrano scontare le scommesse su una Federal Reserve più reattiva nel tagliare i tassi di interesse, influenzando negativamente il settore bancario. Questo contesto ha portato a significative variazioni nei prezzi delle azioni delle principali banche italiane.
Saipem e Pirelli in difficoltà
Saipem ha chiuso la giornata con un calo del 2%, mentre Pirelli ha perso l’1,4%. Entrambe le aziende hanno risentito delle condizioni di mercato sfavorevoli e delle incertezze economiche a livello globale. In particolare, Saipem è stata penalizzata dalla volatilità dei prezzi del petrolio, mentre Pirelli ha subito le conseguenze delle tensioni commerciali internazionali.
Brunello Cucinelli in crescita
In controtendenza rispetto al resto del mercato, Brunello Cucinelli ha registrato un significativo aumento del 3%. La società ha beneficiato di una forte domanda per i suoi prodotti di lusso, evidenziando una resilienza del settore fashion nonostante le sfide economiche globali.
Interpump ha seguito con un guadagno del 2,9%, dimostrando una solida performance grazie alla diversificazione delle sue attività. Anche Stm ha chiuso in positivo con un +2,6%, beneficiando della crescente domanda nel settore dei semiconduttori.
Stellantis e Tim in ripresa
Stellantis ha mostrato segni di ripresa con un aumento del 1,7% dopo due giornate di forti vendite post-trimestrale. La società automobilistica ha risentito delle preoccupazioni degli investitori riguardo alle prospettive di crescita, ma sembra aver riconquistato fiducia grazie a una robusta strategia di lungo termine.
Tim ha riportato un guadagno del 2%, sostenuto dalle recenti notizie positive sul fronte delle acquisizioni e delle partnership strategiche. La società di telecomunicazioni ha mostrato una notevole capacità di adattamento in un mercato altamente competitivo.
Leonardo e Recordati in positivo
Leonardo ha chiuso la giornata con un aumento dell’1,3%, continuando a beneficiare dei contratti governativi e delle situazioni favorevoli nel settore della difesa. Recordati, specializzata nel settore farmaceutico, ha registrato un guadagno dell’1,1%, sostenuto dalle vendite dei suoi prodotti di punta e da una solida pipeline di sviluppo.
Snam e Ferrari hanno ottenuto entrambi un aumento dell’1%, con Snam che beneficia della stabilità del settore energetico e Ferrari che continua a trarre vantaggio dal suo brand iconico e dalle vendite di modelli di alta gamma.