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Investimenti in crescita per la ‘life science’ in Friuli Venezia Giulia
In un panorama nazionale che vede il Friuli Venezia Giulia posizionarsi come un polo attrattivo d’investimenti nel settore delle scienze della vita, la firma di un protocollo d’intesa tra la regione e la società biofarmaceutica AstraZeneca apre nuove prospettive per la ricerca e l’innovazione. L’obiettivo di questa sinergia è duplice: da un lato, promuovere la salute digitale, dall’altro, sostenere la ricerca farmaceutica, con un occhio di riguardo alla prevenzione delle malattie e al supporto alla fragilità.
Il protocollo evidenzia l’importanza di sfruttare le tecnologie innovative ‘per la presa in carico a distanza della persona non solo dal punto di vista clinico ma anche quotidiano’, come riporta la nota ufficiale. Questa partnership segna un passo avanti significativo per il settore, rafforzando il ruolo del Friuli Venezia Giulia come leader nell’ambito della ricerca scientifica e biotecnologica.
Una regione in controtendenza
Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha sottolineato come il crescente interesse di colossi come Novartis e ora AstraZeneca, dimostri l’attrattiva della regione nel campo delle life sciences. ‘La nostra regione può essere attrattiva’, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di questa area non solo per la salute pubblica, ma anche per la competitività economica e la sicurezza nazionale. Fedriga, insieme agli assessori alla Salute, Riccardo Riccardi, e al Lavoro e ricerca, Alessia Rosolen, ha evidenziato l’importanza di tale collaborazione.
Claudio Longo, amministratore delegato di AstraZeneca, ha riconosciuto al Friuli Venezia Giulia una ‘storia legata all’innovazione e alla capacità di fare rete’. Longo ha poi ribadito il proposito di ‘creare innovazione nell’ambito della salute’, favorendo la competitività regionale attraverso il trasferimento tecnologico.
Sinergie tra pubblico e privato per la crescita delle start up
La collaborazione tra AstraZeneca e il Friuli Venezia Giulia non si limita alla sola ricerca, ma prevede anche sostegno alle piccole imprese e start up, come sottolineato da Fedriga, che possono così collaborare con aziende di rilevanza globale. Questa sinergia è confermata dai dati di Ernst&Young, che mostrano il Friuli Venezia Giulia al primo posto in Italia per la crescita percentuale degli investimenti sulle start up, con un incremento del 118%.
Il protocollo d’intesa tra la regione e il gigante farmaceutico pone le basi per la creazione di un ecosistema innovativo nel settore delle scienze della vita, puntando sullo scambio di conoscenze e sulla condivisione di competenze tra AstraZeneca e gli enti del servizio sanitario regionale.
Il valore sociale della salute
‘Al bisogno di salute si affianca quello sociale’, ha affermato l’assessore alla Salute Riccardi, che ha evidenziato l’intenzione di ‘individuare misure equilibrate di assistenza alla persona’. Questo aspetto è fondamentale per migliorare l’interazione tra pazienti e sistema sanitario, con un rafforzamento della capacità di rispondere alle richieste di salute della popolazione attraverso l’impiego di nuovi approcci terapeutici e di soluzioni di salute digitale.
La collaborazione tra pubblico e privato è stata definita da Riccardi come ‘una grande opportunità’, che contribuirà non solo all’innovazione ma anche al tessuto economico regionale. Il sistema delle scienze della vita nel Friuli Venezia Giulia vanta 172 imprese attive, che generano un valore di produzione di 937 milioni di euro e impiegano quasi 5mila persone. Con un investimento di 28,5 milioni di euro nel bilancio triennale 2023-2025, la regione mira a supportare ulteriormente start up e progetti di ricerca e innovazione.
L’assessore Rosolen ha messo in luce l’impegno della regione a supportare le iniziative nel sistema sociosanitario regionale, puntando su start up e progetti che possano portare un valore aggiunto all’intero settore.
Con l’avvento di questa partnership, il Friuli Venezia Giulia si afferma come un laboratorio a cielo aperto per la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica, in cui la collaborazione tra le istituzioni, le imprese e il mondo della ricerca sono un modello da seguire. L’approccio multidisciplinare e la condivisione di risorse e conoscenze sono gli elementi chiave che potrebbero rendere la regione un punto di riferimento a livello internazionale nel campo delle biotecnologie e della salute digitale.
Foto Credits: statics.cedscdn.it