Gli Aiuti Occidentali e la Nuova Fase della Guerra in Ucraina
Con la recente decisione del Congresso degli Stati Uniti di sbloccare i 60,8 miliardi di dollari di aiuti per Kyiv, la guerra in Ucraina sta entrando in una nuova fase. Secondo alcuni esperti, questa potrebbe essere una fase decisiva, capace di persuadere il Cremlino che, anche in caso di vittoria di Trump nelle prossime elezioni presidenziali, gli Stati Uniti continueranno a sostenere l’Ucraina.
Questa convinzione potrebbe indurre Mosca a considerare un negoziato, un compromesso volto a concordare una tregua. Tuttavia, oggi non esistono le condizioni per un tale negoziato, poiché sia Mosca che Kyiv sembrano ancora persuasi di poter ottenere una vittoria completa.
La Sfida delle Garanzie di Sicurezza
La principale difficoltà nel raggiungere un accordo di tregua sarà definire garanzie di sicurezza accettabili per Kyiv, in modo che il Cremlino non riprenda l’aggressione. La Russia potrebbe sconfiggere le forze regolari ucraine, ma non avrebbe la capacità di mantenere l’occupazione del territorio contro le forze della difesa territoriale ucraina. Questa carenza di effettivi rende la situazione complessa.
Gli aiuti occidentali ad alta tecnologia non possono compensare completamente questa carenza di soldati da parte ucraina. Tuttavia, gli aiuti USA e UE alleggeriranno la pressione sulle forze ucraine, aumentando le già rilevanti perdite russe e togliendo al Cremlino le speranze di una possibile disimpegno statunitense.
La Visione dei Contendenti
Entrambi i contendenti esitano a riconoscere la realtà che una vittoria totale è improbabile. Non lo fanno perché, come sostengono alcuni ‘studiosi’ nostrani, ‘Biden non vuole’, ma perché in Ucraina non sono in gioco solo interessi territoriali e di potenza. In gioco ci sono la visione del destino della Russia, la sopravvivenza dell’Ucraina, e il futuro politico di Putin e Zelensky.
Per il Cremlino, la resa dell’Ucraina resta irrinunciabile, mascherata da obiettivi come la ‘denazificazione’ e la ‘smilitarizzazione’. Kyiv, dal canto suo, non può rinunciare alla riconquista dei territori perduti.
La Superiore Potenza Russa
Nelle ultime operazioni, la Russia sta avendo la meglio grazie alla sua superiorità numerica e di armamenti, oltre a vari miglioramenti tattici e logistici. La catena di comando è stata unificata e il sistema logistico reso più resiliente al fuoco ucraino in profondità. La guerra elettronica russa sta surclassando quella di Kyiv, riducendo la precisione delle armi ucraine a lunga gittata come gli HIMARS e gli STORM SHADOW.
Il Cremlino ha iniziato a impiegare efficacemente la sua superiorità aerea, utilizzando ‘bombe plananti’ da 500 kg contro le fortificazioni ucraine. Inoltre, Mosca ha raddoppiato il bilancio della difesa e mobilitato rapidamente l’industria, mantenendo il sostegno di circa tre quarti dell’opinione pubblica.
La Crisi Ucraina
Dopo il fallimento della controffensiva estiva, l’Ucraina ha attraversato un periodo di crisi. Zelensky ha imposto ai suoi generali obiettivi impossibili da conseguire contro le difese fortificate russe. Il risultato è stato che, quando è stato costretto a dar ragione ai generali e a passare alla difensiva, il terreno era diventato gelato, difficile da scavare.
I ritardi nell’approvazione degli aiuti USA e l’incapacità europea di mobilitare l’industria bellica hanno causato una grave crisi nel rifornimento di munizioni. L’eroismo delle fanterie e la resilienza della popolazione ucraine hanno impedito il crollo della prima linea e del fronte interno, malgrado l’aumento delle perdite e delle distruzioni.
Gli Aiuti Occidentali e il Morale Ucraino
Con l’approvazione degli aiuti militari europei e americani, il morale ucraino si è certamente rafforzato. Tuttavia, i loro effetti materiali non saranno immediati a causa dei tempi di trasporto e di distribuzione, e perché la superiorità materiale russa è ancora elevata. Le armi ad alta tecnologia che saranno date all’Ucraina avranno un effetto temporaneo, dato che la Russia è abile nell’adottare contromisure tecniche e tattiche.
Due considerazioni sulle ‘sparate’ di Macron riguardo l’invio di truppe europee in Ucraina. La proposta è stata vista come un bluff diretto agli europei, ai russi, e ai francesi stessi. Nessun altro Paese europeo ha appoggiato la proposta, e le forze francesi non dispongono della potenza né della mobilità strategica necessaria.
Il Tempo e l’Operatività degli Aiuti
L’aspetto strategico essenziale per l’efficacia degli aiuti occidentali e per l’aumento delle perdite russe è il tempo che intercorre per la piena operatività degli aiuti e la possibilità ucraina di stabilizzare il fronte. La resistenza ucraina a Chasiv Yar è oggi al centro dei combattimenti. Ma ancora più essenziale è l’estensione della mobilitazione a nuove classi di età.
La reticenza di Zelensky a farlo dimostra che è meno forte politicamente di quanto voglia sembrare. Questo limite rende difficile che l’Occidente sostenga l’Ucraina senza riserve, malgrado sia persuaso che Putin non si fermerebbe dopo un successo in Ucraina.