Le Borse europee hanno chiuso la settimana con risultati negativi, influenzate dalle incertezze sui tassi di interesse e dalla debolezza del settore bancario.
In particolare, l’Ibex di Madrid ha registrato un calo del 2,7%, il Ftse Mib di Milano ha perso l’1,8%, mentre il Cac di Parigi ha chiuso con un -1,7%. Il Dax di Francoforte ha limitato le perdite al -0,9%, mentre il Ftse 100 di Londra e l’Aex di Amsterdam hanno registrato lievi rialzi rispettivamente del +0,9% e +0,5%.
Il Settore Bancario e le Utilities in Evidenza
Le banche hanno mostrato andamenti contrastanti: Unicredit ha registrato un calo del 3,6%, mentre la Popolare di Sondrio è avanzata del 2,9%. Inwit e Recordati hanno chiuso in positivo, rispettivamente con un +2,2% e +3,4%.
Il Calo del Petrolio e le Fluttuazioni Valutarie
Il prezzo del petrolio ha subito un significativo calo, con il Brent che ha segnato un -6,8% e il Wti un -4,8%. Sul fronte valutario, l’euro ha guadagnato lo 0,7% sul dollaro, mostrando una certa forza rispetto alla valuta statunitense.
Il Rapporto sull’Occupazione Usa: Dati Inferiori alle Attese
Ad aprile, negli Stati Uniti sono stati creati 175.000 posti di lavoro, il numero più basso degli ultimi sei mesi e inferiore alle stime che prevedevano un aumento di 240.000 posti.
Settore Servizi Usa in Contrazione
L’attività economica nel settore servizi negli Stati Uniti è tornata in contrazione ad aprile, registrando un dato inferiore alle attese.
Prospettive Future e Reazioni del Mercato
Gli analisti del Carson Group hanno spiegato che i dati sull’occupazione suggeriscono “che non c’è un fermento dell’economia tale da mantenere l’inflazione persistentemente alta”. Alla luce di questi dati, i future sui tassi d’interesse prevedono ora due tagli di 25 punti base entro la fine dell’anno, contro un’unica sforbiciata prevista prima della pubblicazione del rapporto sul lavoro.