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Rivoluzione Roma: Baldanzi e Angelino scelti da De Rossi per l’Europa
Il calciomercato invernale per la Roma si chiude con una serie di scelte strategiche legate al futuro del club nella competizione europea. La lista Uefa consegnata a Nyon per la seconda parte della stagione vede l’inserimento di due nuovi acquisti e un ritorno, tutti scelti personalmente dall’allenatore Daniele De Rossi. Tommaso Baldanzi, il giovanissimo trequartista prelevato dall’Empoli, fa il suo ingresso insieme a Angelino, terzino spagnolo, e l’attaccante iraniano Azmoun, ancora impegnato con la sua nazionale nella Coppa d’Asia.
Le decisioni di De Rossi arrivano dopo un’attenta analisi delle esigenze della squadra, che affronterà impegni cruciali nelle competizioni europee, con il playoff in programma il 15 e il 22 febbraio contro il Feyenoord. Nonostante le uscite fossero limitate a due elementi, il regolamento consentiva l’inserimento di fino a tre nuovi giocatori. Questo è stato possibile grazie alla presenza in lista A di settembre di soli 20 giocatori, con la possibilità di aggiungere i 4 della lista B, riservata agli Under 21 con due anni di formazione nel club.
Il lavoro di Dan Friedkin e la fiducia in De Rossi
Il presidente giallorosso Dan Friedkin ha giocato un ruolo cruciale nell’allargamento del budget della Roma. Infatti, grazie ai rapporti consolidati con i vertici Uefa e all’interno dell’Eca, è stato ottenuto un extra budget di 12 milioni di euro, un ammortizzatore finanziario che ha permesso al club di rimanere entro i margini del transfer balance. Questa mossa ha dato il via libera a De Rossi per mettere a segno le sue strategiche scelte di mercato.
La decisione di includere Baldanzi, Angelino e Azmoun è stata ponderata per coprire ruoli chiave: Angelino viene scelto per rinforzare il ruolo di terzino sinistro, affiancando Spinazzola. Azmoun entra in squadra come unica alternativa a Lukaku nel ruolo di punta centrale, vista l’assenza di Abraham per infortunio. Infine, Baldanzi si configura come l’unica vera opzione per sostituire Dybala qualora si verificassero problemi fisici o tattici.
Le scelte e gli esclusi
Nonostante il clima di rinnovamento e fiducia, alcuni giocatori non hanno trovato spazio nella nuova lista europea. Huijsen e Kristensen sono i nomi esclusi, decisioni che De Rossi ha spiegato personalmente ai diretti interessati. L’allenatore ha garantito loro il massimo supporto e fiducia per le partite di campionato, pur delineando con chiarezza i motivi tattici dietro le sue scelte. Con il passaggio a una difesa a 4, la presenza di Huijsen è stata giudicata meno funzionale rispetto a una linea a tre, mentre sulla fascia destra, De Rossi ritiene di essere già adeguatamente coperto da Karsdorp e Celik.
La strategia adottata dal tecnico capitolino riflette le necessità di un club con ambizioni europee e la volontà di sfruttare ogni risorsa disponibile per raggiungere gli obiettivi prefissati. L’attenzione al bilanciamento tra le competizioni nazionali e quelle europee è evidente, così come la ricerca di una rosa armonica e funzionale alle esigenze tattiche del mister. La fiducia riposta nei nuovi acquisti è un messaggio chiaro: la Roma punta a consolidare la sua presenza sul palcoscenico internazionale, facendo leva su talenti emergenti e su giocatori in grado di apportare un contributo immediato.
Un progetto a lungo termine
La politica di mercato e la gestione della rosa attuata dalla dirigenza della Roma mostrano un chiaro intento di costruire un progetto a lungo termine. L’arrivo di giocatori come Baldanzi segnala l’investimento nelle giovani promesse che possono crescere all’ombra dei monumenti della capitale, mentre l’acquisto di profili come quello di Angelino e Azmoun sottolinea la volontà di avere giocatori già pronti ad entrare in scena nei momenti decisivi.
La gestione delle aspettative e la comunicazione aperta tra allenatore e giocatori sembrano essere i pilastri su cui De Rossi vuole costruire il suo ciclo alla guida della Roma. Le scelte fatte in vista degli impegni europei non sono state semplici, ma rispondono a una visione chiara di gioco e di gestione del gruppo, dove ogni elemento è chiamato a contribuire secondo le proprie capacità e il momento della stagione.
Foto Credits: Gazzetta.it