È una corsa contro il tempo per inviare gli aiuti militari americani in Ucraina e impedire un’eventuale avanzata delle forze russe. Dopo mesi di stallo al Congresso Usa, finalmente il maxi-provvedimento da 61 miliardi di dollari è stato sbloccato, aprendo la strada al supporto per l’esercito ucraino. Il pacchetto, approvato anche per Israele e Taiwan, è stato accolto con entusiasmo da Joe Biden che ha garantito un trasferimento rapido delle armi agli ucraini.
Dichiarazioni Incerte
Nonostante le rassicurazioni, secondo il New York Times, la realtà potrebbe essere diversa. Gli aiuti potrebbero richiedere mesi per arrivare e influire significativamente sul conflitto in corso. C’è il timore che l’esercito di Putin potrebbe riorganizzarsi e riprendere l’iniziativa sul campo di battaglia.
Funzionari statunitensi prevedono che Kiev possa ricevere i rinforzi contro la Russia entro l’estate nel miglior scenario, ma entro fine anno nel peggiore. I timori sono confermati dagli alleati di Zelensky e dalla National Intelligence, che avverte sul rischio di una nuova avanzata russa nell’Ucraina orientale.
Difficoltà Logistiche
Il ritardo nell’invio degli aiuti è dovuto a problemi logistici e alla disponibilità delle armi richieste. La base americana di Wiesbaden in Germania è centrale nel coordinamento logistico, mentre le dimensioni dei sistemi di combattimento richiedono spedizioni via nave o treno ben protette. Nonostante alcuni carichi consegnati di recente, si teme che non siano sufficienti a risolvere le vulnerabilità ucraine.
Preoccupazioni Costanti
Nonostante le assicurazioni del Pentagono sul mantenimento delle difese ucraine, la situazione rimane critica. Ogni giorno di ritardo negli aiuti potrebbe essere fatale per il conflitto. Gli alleati di Zelensky sono preoccupati mentre Putin potrebbe preparare mosse strategiche in vista di importanti ricorrenze.