Crisi Ucraina: Mosca Intensifica le Minacce ai Paesi Baltici
Le truppe ucraine fronteggiano una situazione sempre più critica, non solo a causa dell’uso indiscriminato di cloropicrina da parte delle forze russe. Gli sforzi dei battaglioni del comandante Syrsky per fermare l’avanzata nemica a nord di Avdiivka si stanno rivelando insufficienti. A peggiorare la situazione, le risorse a disposizione per difendere Chasov Yar, vicino a Bakhmut, sono esigue.
Avdiivka e Bakhmut, i fronti più caldi, sono al centro di un piano di Mosca. Il ministro della Difesa russo, Sergej Shoigu, mira a combinare gli sforzi di questi due gruppi per colpire Konstantinovka da est e da sud. L’obiettivo è chiaro: un massiccio accerchiamento dell’area, con l’evacuazione di circa 40mila persone verso Toreck e Nju-Jork.
Minaccia di Accerchiamento nel Donbass
Se le forze armate ucraine non riusciranno a rallentare l’offensiva russa nelle prossime settimane, Mosca potrebbe raggiungere la superstrada Pokrovsk-Kostiantynivka entro l’estate. Questa via di comunicazione è cruciale per il rifornimento delle truppe ucraine a ovest e a sud di Bakhmut. La caduta di questa arteria strategica segnerebbe uno scacco matto nel Donbass, con la perdita di ampie porzioni delle regioni di Donetsk e Luhansk.
Questo scenario rappresenterebbe la più grande operazione offensiva russa dalla scorsa estate, quando, con il supporto della Wagner di Prigozhin, furono catturate Severodonetsk e Lysychansk. L’intensificarsi delle operazioni russe mette in luce la crescente pressione su Kiev e l’importanza del supporto internazionale.
Preoccupazioni per l’Europa
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha convocato con urgenza tutto lo stato maggiore, ma gli sforzi dell’intelligence ucraina per ottenere informazioni decisive sulle mosse nemiche sono stati vani. Il generale Vadym Skibitsky, vicedirettore del Gru, il servizio di intelligence militare, ha sottolineato che la più grande incognita della guerra è l’Europa.
Secondo Skibitsky, se gli alleati dell’Ucraina non riusciranno a trovare un modo per aumentare la produzione della difesa, rischiano di finire nel mirino della Russia. “In queste condizioni, e senza imponenti sostegni militari, i russi avanzerebbero in maniera così rapida fino a raggiungere i Paesi Baltici, che riuscirebbero a conquistare entro una settimana. Il tempo di reazione della Nato sarebbe più lento”, ha avvertito Skibitsky.
Richieste di Supporto Internazionale
La situazione critica di Kiev è approdata anche in Parlamento. Il deputato della Rada, Alexey Goncharenko, ha ammesso che l’Ucraina potrebbe chiedere l’invio di truppe europee se le forze ucraine non saranno sufficienti a contrastare la Russia. Questa prospettiva raccoglie l’invito di alcuni leader europei, tra cui Macron, Cameron e recentemente anche la Polonia.
Nel frattempo, Odessa è diventata un’altra zona calda, colpita con inaudita violenza ben 12 volte nell’ultima settimana. La città portuale sul Mar Nero è strategica per Putin, che punta ad annetterla per costruire una base militare in risposta alla Nato. Quest’ultima sta per ampliare la sua base nel porto romeno di Costanza, che avrà un ruolo chiave nel contenimento dell’espansionismo russo verso ovest.
Attacchi Rinnovati e Difese Aeree
Nell’801° giorno di guerra, i sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto quattro missili Atacms lanciati sulla Crimea. A Kharkiv, un raid russo ha causato sette vittime e l’incendio di un’area industriale. Anche Murom, nel Belgorod, è stata colpita, con cinque feriti a seguito di un attacco di droni ucraini.
I droni russi hanno ferito due civili nel Dnipropetrovsk. Negli ultimi sette giorni, le forze armate russe hanno effettuato 25 attacchi su strutture energetiche, di trasporto, militari e industriali. La situazione è sempre più tesa, con un’escalation di violenza che non accenna a diminuire.
La Necessità di un Sostegno Militare Immediato
La débacle delle forze ucraine e l’avanzata russa sottolineano la necessità di un sostegno militare immediato da parte degli alleati. Senza un aumento della produzione di difesa e un sostegno logistico più robusto, il rischio di un’espansione del conflitto verso i Paesi Baltici diventa sempre più concreto.
L’Europa si trova di fronte a una sfida critica: fornire l’assistenza necessaria a Kiev per contenere l’avanzata russa e prevenire un allargamento del conflitto che potrebbe coinvolgere tutto il continente. Mentre le truppe ucraine continuano a resistere, la situazione sul campo richiede una risposta decisa e coordinata da parte della comunità internazionale.