La Crisi a Gaza: Un Tregua in Bilico
GERUSALEMME — Da dodici anni l’emiro del Qatar ospita i leader di Hamas, ma da un mese li ha avvertiti di prepararsi al trasloco. Antony Blinken, segretario di Stato degli Stati Uniti, ha trasmesso il messaggio al premier Mohammed bin Abdulrahman Al Thani in aprile. Gli americani avevano chiesto nel 2012 al piccolo regno nel Golfo di offrire una sede ai leader dell’organizzazione per mantenere aperto un canale di comunicazione con il gruppo che controlla Gaza dal 2007, dopo aver tolto il potere al presidente Abu Mazen.
Un Difficile Compromesso
Nei passaggi successivi, i soldati e gli uomini con meno di 50 anni verrebbero scambiati con altri detenuti palestinesi. Secondo fonti saudite, gli israeliani sarebbero pronti a scarcerare Marwan Barghouti, condannato a cinque ergastoli, a condizione che si trasferisca a Gaza, nonostante sia originario della Cisgiordania, dove vive la sua famiglia. Barghouti è considerato da molti palestinesi, diplomatici internazionali e qualche israeliano come l’unico vero successore dell’anziano raìs.
Pressioni Internazionali e Proteste
Tzahi Hanegbi, fedele del premier e consigliere per la Sicurezza Nazionale, ha dichiarato ai telegiornali del sabato sera che le truppe entreranno a Rafah ‘molto presto’ e che Yahya Sinwar, il pianificatore dei massacri del 7 ottobre, ‘non resterà vivo’. Sinwar avrebbe l’ultima parola sul possibile accordo, e il Canale 12 israeliano specula che i segnali ‘positivi’ potrebbero essere una tattica per guadagnare tempo.
Una Situazione Drammatica a Gaza
La situazione a Gaza è disperata. ‘La carestia sta per scoppiare ed è già in corso nel nord della Striscia,’ denuncia Cindy McCain, direttrice del Programma Alimentare Mondiale. Gli americani hanno sospeso la costruzione del porto flottante al largo della Striscia, dove i palestinesi uccisi in 211 giorni di guerra sono quasi 35 mila, a causa delle condizioni avverse del mare. Il pontile dovrebbe consentire un afflusso maggiore di aiuti nella parte del territorio più colpita dalla fame.
Una Speranza per la Pace
La proposta di tregua in discussione al Cairo rappresenta un fragile spiraglio di speranza per molte famiglie sia in Israele che a Gaza. Tuttavia, le tensioni rimangono alte e le posizioni dei principali attori coinvolti sono ancora distanti. La pressione internazionale potrebbe giocare un ruolo cruciale nel facilitare un accordo che possa portare a una cessazione duratura delle ostilità.
Il Futuro di Gaza
La comunità internazionale deve rimanere vigile e pronta a intervenire per garantire che qualsiasi accordo di tregua venga rispettato. Senza un impegno concreto e sostenuto da parte di tutti gli attori coinvolti, il rischio di una ripresa immediata dei combattimenti rimane alto. La popolazione di Gaza ha bisogno di assistenza e di una soluzione politica che possa portare a una pace duratura.