La Minaccia Russa si Espande: Kiev Sotto Pressione e i Paesi Baltici a Rischio
La situazione sul fronte ucraino si fa sempre più critica. Le truppe di Kiev, guidate dal comandante Syrsky, stanno affrontando gravi difficoltà nel contenere l’avanzata delle forze russe. Gli attacchi indiscriminati, come l’uso della cloropicrina, stanno compromettendo le capacità di resistenza degli ucraini, soprattutto a nord di Avdiivka. La mancanza di risorse e uomini adeguati sta rendendo arduo il compito di fermare l’assalto finale a Chasov Yar, vicino a Bakhmut.
La Strategia di Mosca: Unire le Forze per una Spinta Decisiva
Le forze russe stanno cercando di combinare gli sforzi dei gruppi di Avdiivka e Bakhmut, i più forti sul fronte, per colpire verso Konstantinovka. L’obiettivo è raggiungere questa città strategica da est, passando per Chasov Yar, e da sud, attraverso Avdiivka e Ocheretyne. Il ministro della Difesa russo, Sergej Shoigu, intende presentare a Putin un massiccio accerchiamento dell’area entro il 9 maggio, un regalo simbolico per l’anniversario della vittoria sovietica nella Seconda Guerra Mondiale.
Se le forze armate di Kiev non riusciranno a rallentare l’offensiva russa nelle prossime settimane, entro l’estate Mosca potrebbe raggiungere la superstrada Pokrovsk-Kostiantynivka. Questa via è cruciale per i rifornimenti delle truppe ucraine a ovest e a sud di Bakhmut. La caduta di questa arteria strategica segnerebbe uno scacco matto per Kiev nel Donbass, portando alla perdita di ampie zone delle regioni di Donetsk e Luhansk.
Le Difficoltà dell’Intelligence Ucraina e l’Incognita Europea
La situazione critica è stata riconosciuta anche dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha convocato con urgenza lo stato maggiore. Tuttavia, gli 007 ucraini non riescono a ottenere informazioni cruciali per prevedere le mosse nemiche. Il generale Vadym Skibitsky, vicedirettore del Gru, ha sottolineato che la più grande incognita della guerra è l’Europa.
Skibitsky avverte che, se gli alleati dell’Ucraina non riusciranno ad aumentare la produzione della difesa per sostenere Kiev, la Russia potrebbe estendere la sua avanzata fino ai Paesi Baltici. ‘In queste condizioni, e senza imponenti sostegni militari, i russi avanzerebbero in maniera così rapida fino a raggiungere i Paesi Baltici, che riuscirebbero a conquistare entro una settimana. Il tempo di reazione della Nato sarebbe più lento’, ha dichiarato.
Richiesta di Supporto Internazionale e il Ruolo della Nato
La débacle di Kiev è arrivata anche in Parlamento. Il deputato della Rada, Alexey Goncharenko, durante un’intervista alla tv francese La Chaine Info, ha ammesso che ‘l’Ucraina potrebbe chiedere l’invio di truppe europee se non avrà abbastanza forze proprie nel conflitto con la Russia’. Questa dichiarazione risponde all’invito di leader come Emmanuel Macron e David Cameron, e più recentemente anche della Polonia.
La Nato è chiamata a giocare un ruolo chiave in questa crisi. La strategica città portuale di Odessa, affacciata sul Mar Nero, è stata colpita con inaudita violenza per ben 12 volte nell’ultima settimana. Il presidente russo Vladimir Putin intende annetterla per costruire una base militare in risposta alla Nato, che sta ampliando la sua nel porto romeno di Costanza. Questa mossa è vista come un tentativo di contenere l’espansionismo russo verso ovest.
Escalation del Conflitto: Attacchi e Vittime
Nel 801° giorno di guerra, i sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto quattro missili Atacms lanciati sulla Crimea. A Kharkiv, un raid russo ha provocato la morte di sette persone e l’incendio di un’area industriale. Anche Murom, nel Belgorod, è stata colpita da un attacco di droni ucraini, causando cinque feriti.
Gli attacchi non si fermano qui: droni russi hanno ferito due civili a Dnipropetrovsk. Negli ultimi sette giorni, le forze armate russe hanno effettuato 25 attacchi su strutture energetiche, di trasporto, militari e industriali, intensificando ulteriormente il conflitto.
La Crisi Umanitaria: Evacuazioni e Vittime Innocenti
La situazione umanitaria nelle zone di conflitto è drammatica. Shoigu intende provocare l’evacuazione di almeno 40.000 persone da Toreck e Nju-Jork, minacciando ulteriori sofferenze per la popolazione civile. Questi spostamenti forzati aggravano la crisi umanitaria già in atto, con centinaia di migliaia di persone costrette a lasciare le proprie case.
La comunità internazionale osserva con preoccupazione l’evolversi della situazione. L’intervento della Nato e il supporto militare aggiuntivo potrebbero essere cruciali per arginare l’avanzata russa e proteggere i Paesi Baltici. Tuttavia, il tempo a disposizione è limitato e le decisioni devono essere prese con urgenza per evitare un’espansione del conflitto.
Kiev continua a resistere, ma la necessità di un supporto internazionale diventa sempre più pressante. La guerra in Ucraina potrebbe avere ripercussioni significative non solo per l’Europa orientale, ma per l’intero continente.