Gaza: Nuove Sfumature Nella Trattativa Tra Israele e Hamas
La giornata di ieri ha visto un cauto ottimismo nelle trattative per un possibile cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Secondo autorevoli media di Paesi arabi moderati, la trattativa potrebbe essere arrivata a un punto di svolta. Il quotidiano saudita “Ashraq” e il canale egiziano “Al Rad” hanno riportato intensi contatti tra mediatori e negoziatori di entrambe le parti, soprattutto sul tema degli ostaggi da liberare nella prima fase.
Il Ruolo di Hamas e le Dichiarazioni Contraddittorie
In serata, il Times of Israel ha riferito che un alto funzionario di Hamas, parlando in forma anonima, ha insistito che il gruppo terroristico “non accetterà in nessuna circostanza” una tregua a Gaza che non includa esplicitamente la fine completa della guerra. Nonostante ciò, la delegazione di Hamas, guidata dal vice di Haniye, Khalil al Hayya, è arrivata al Cairo determinata a garantire un accordo.
Indiscrezioni e Possibili Rilasci di Prigionieri
Tra le indiscrezioni emerse, una delle più clamorose è il possibile rilascio di Marwan Barghouti, leader di Fatah e simbolo della seconda intifada, attualmente detenuto nel carcere di Hadarim vicino a Natanya. Secondo fonti saudite, il rilascio di Barghouti potrebbe essere condizionato alla sua partenza verso l’estero o Gaza, escludendo un suo ritorno in Cisgiordania.
Prime Fasi dell’Accordo e Limitazioni Militari
Durante questa prima fase, sarebbe prevista una parziale uscita dell’esercito israeliano dalla Striscia di Gaza, il divieto di sorvolo aereo per otto ore al giorno e il ritorno degli sfollati senza limitazioni al nord della Striscia. L’eventuale rilascio di Barghouti potrebbe avvenire nella seconda fase, che prevede il rilascio dei soldati israeliani in cambio di 40 detenuti, metà dei quali con pene pesanti.
Le Posizioni di Netanyahu e le Reazioni Internazionali
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che “indipendentemente dagli accordi” l’operazione di terra a Rafah si farà. Fonti anonime vicine al governo hanno confermato che Israele non accetterà mai la fine della guerra come parte dell’accordo sugli ostaggi, sottolineando che “l’Idf entrerà a Rafah ed eliminerà i restanti battaglioni di Hamas indipendentemente dalla pausa temporanea”.
Prossime Mosse e Pressioni Internazionali
Nell’attesa delle risposte da parte di Hamas, i negoziatori israeliani sono pronti a tornare al Cairo. La loro partenza sarebbe già un segno positivo, ma occorrerà ancora del tempo per capire se il momento dell’accordo sia veramente arrivato. Nel frattempo, gli Stati Uniti continuano a esercitare pressioni su Israele e chiedono al Qatar di espellere i capi di Hamas ospitati nel Paese da anni, qualora facciano saltare la trattativa.