La comunità sportiva piange la scomparsa di Giovanni Colognese
Un profondo senso di vuoto avvolge la comunità sportiva di Oderzo dopo la tragica scomparsa di Giovanni Colognese, giovane promessa del calcio locale e studente universitario di grande prospettiva. La notizia della sua morte ha lasciato sgomenti compagni di squadra, amici e conoscenti, che si uniscono nel lutto e nel ricordo di un ragazzo esemplare sia dentro che fuori dal campo.
La squadra Asd Evolution Team di Chiarano, nella quale Giovanni militava, ha espresso il proprio dolore attraverso un messaggio commovente: «Colo non c’è più. Ti aspettavamo come al solito ma purtroppo quell’attesa è diventata la peggior tragedia che si possa immaginare. Lasci un vuoto che sarà difficile colmare soprattutto per come te ne sei andato. Ci stringiamo assieme alla tua famiglia a cui mandiamo le nostre più sentite condoglianze». La squadra ha inoltre manifestato il proprio dolore listando a lutto la propria pagina Facebook.
Unanime il cordoglio delle società sportive
Il percorso calcistico di Giovanni aveva preso il via presso l’Opitergina, per poi proseguire con il Monticano C5. Anche da questa società è giunto un messaggio di vicinanza alla famiglia: «Siamo profondamente addolorati per la perdita di Giovanni. Tutta la società Monticano C5 si stringe attorno alla famiglia Colognese in questo momento difficile». Il senso di perdita è tangibile in ogni parola, in ogni gesto di solidarietà che si moltiplica in questi momenti così bui.
L’impatto di Giovanni sulle persone che lo hanno conosciuto è reso evidente dalle parole di Michele Falsarella, ex responsabile del settore giovanile dell’Opitergina e attuale allenatore dei Pulcini all’Asd Camino: «Era uno dei miei ragazzi all’Opitergina. Uno dei 230. Li conoscevo quasi tutti. A loro volevo bene come fossero tutti miei figli. Lui mi colpiva per serietà, per abnegazione, per volontà. Mai una parola fuori posto. Conscio dei suoi limiti, di questi ne faceva una forza. Rispettato dai suoi compagni. Punto di riferimento silenzioso dello spogliatoio». Le parole di Falsarella disegnano il ritratto di un giovane attaccante della vita, rispettoso e determinato.
Un’anima gentile, ricordata da tutti
Non solo il campo da calcio, ma anche l’istituto Brandolini, dove Giovanni ha trascorso gran parte del suo percorso formativo, si unisce al coro di cordoglio. Qui ha frequentato dalla scuola primaria fino al liceo, lasciando un segno indelebile nel cuore di docenti e compagni. Il direttore dell’istituto, don Massimo Rocchi, ha condiviso il sentimento di perdita che ha colpito la comunità educativa: «Tutto l’istituto, tutti gli insegnanti, tutti gli allievi, tutte le famiglie si stringono a loro in un grande abbraccio di dolore e di grande sofferenza condivisa».
La madre di Giovanni, Luigina Isola, è un pilastro all’interno dello stesso istituto, dove insegna con dedizione da anni. La sua figura è stata ricordata con affetto e stima in questo difficile momento. Don Rocchi ha poi evidenziato l’impegno di Giovanni nell’animazione, sottolineando il suo sorriso e la sua disponibilità.
Il calcio in lutto, sospese le attività sportive
La notizia della scomparsa di Giovanni ha portato alla sospensione delle attività sportive come segno di rispetto e lutto. «In questo momento di così profonda tristezza il primo pensiero va alla famiglia che lo ha visto partire da casa con una borsa da calcio senza più farvi ritorno», ha dichiarato Massimo Scolaro, direttore sportivo dell’Evolution Team. La decisione di rinviare la partita della prima squadra e di sospendere tutte le attività delle squadre, inclusi i settori giovanili, testimonia la profondità del legame che univa Giovanni alla sua squadra e al mondo del calcio.
La comunità di Oderzo si appresta a dare l’ultimo saluto a Giovanni in un funerale che si preannuncia partecipato, non solo in termini di numeri ma soprattutto di cuore. La memoria di un ragazzo che ha saputo essere un esempio di educazione, gentilezza e passione sportiva resterà impressa nelle menti e nei cuori di quanti hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino.
Foto Credits: statics.cedscdn.it