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Marco Travaglio Critica la Sinistra per il Caso Vannacci
Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, ha espresso forti critiche nei confronti della sinistra italiana durante una recente puntata del talk show politico ‘Accordi&Disaccordi’, condotto da Luca Sommi e Andrea Scanzi su Nove. Il giornalista ha affrontato il tema delle polemiche relative alla candidatura del generale Roberto Vannacci per la Lega di Matteo Salvini.
Travaglio ha dichiarato che la sinistra ha trasformato Vannacci da ‘mediocre scrittore’ a ‘evento nazionale e idolo della destra’. ‘L’ha detto lui in un’intervista: ‘mi sono autoprodotto questo libro, pensavo che avrebbe venduto poche centinaia di copie’. Invece è arrivato a quasi 300mila grazie al fatto che la stampa di sinistra ha cominciato a parlarne come se fosse l’unico libro che c’era in circolazione. Quindi gli hanno fatto una pubblicità insperata’.
Il ‘Tafazzismo’ della Sinistra
Secondo Travaglio, la sinistra ha compiuto un grave errore strategico dedicando troppo spazio mediatico a Vannacci. ‘Questo è il tafazzismo della sinistra in generale perché puoi parlarne un giorno, puoi dire che c’è un generale fuori ordinanza che dice cose inaccettabili, ma non è che gli dedichi tre, quattro, 500 articoli’.
Il giornalista ha sottolineato che sono stati pubblicati centinaia di articoli sui tre maggiori quotidiani italiani, non su quelli di destra, ma su quelli che pensavano di fargli un torto, trasformandolo in un idolo. ‘È un libro molto mediocre, scritto male tra l’altro, con alcune chiacchiere da bar, con alcune uscite anche comprensibili, visto l’intollerabilità del politicamente corretto che ormai sta impedendo che si dica qualsiasi cosa, al di là delle cose inaccettabili’.
Il Ruolo di Vannacci nell’Esercito
Travaglio ha anche commentato il ruolo marginale assegnato a Vannacci all’interno dell’esercito, sostenendo che questo fosse una chiara indicazione della sua reputazione tra i superiori. ‘Se ne erano accorti anche nell’esercito di chi era Vannacci, altrimenti non l’avrebbero parcheggiato in un ufficio dove si occupava di cartografia. Uno che aveva quel curriculum, l’Afghanistan, la rappresentanza in Russia, eccetera, probabilmente avrebbe avuto un ruolo più operativo, quindi avevano capito chi era Vannacci e l’avevano messo da parte’.
Salvini e la Candidatura di Vannacci
Matteo Salvini ha colto l’opportunità di candidare Vannacci nella Lega, sperando di attrarre nuovi voti. Tuttavia, Travaglio è scettico riguardo l’efficacia di questa strategia. ‘Salvini ci è saltato sopra, dato che i voti non li prende più lui, pensa che li prenderà con Vannacci. Temo che sarà deluso perché quelli che votavano già per la Lega sono quelli che leggono il libro di Vannacci. Quindi, paradossalmente, sposterebbe i voti se si fosse candidato dall’altra parte’.
Il giornalista ha aggiunto che la candidatura di Vannacci potrebbe sottrarre voti più a Fratelli d’Italia che alla Lega. ‘Visto che la Meloni si è totalmente istituzionalizzata ed è diventata totalmente establishment, quelli di destra che vogliono un contestatore dell’establishment, magari votano Vannacci, ma non vedo grandi travasi, non vedo masse che si spostano’.
La Mediaticità del Caso Vannacci
Il caso Vannacci rappresenta un esempio di come la copertura mediatica possa influenzare la percezione pubblica. Nonostante il libro del generale fosse inizialmente destinato a un pubblico ristretto, l’attenzione della stampa, soprattutto di quella di sinistra, ha contribuito a trasformarlo in un fenomeno nazionale.
Travaglio ha sottolineato come la pubblicità non intenzionale abbia amplificato il messaggio di Vannacci, rendendolo un simbolo per una parte dell’elettorato di destra. Questo fenomeno evidenzia l’importanza delle strategie mediatiche e di come queste possano avere effetti imprevedibili.
Il Contesto Politico
La candidatura di Vannacci arriva in un periodo di tensioni politiche e di riorganizzazione delle forze in campo. La Lega di Salvini, che ha visto un calo nei consensi, cerca nuove figure e nuovi temi per riconquistare l’elettorato. Il generale Vannacci, con la sua retorica contro il politicamente corretto, rappresenta una carta giocata in questa direzione.
Tuttavia, come evidenziato da Travaglio, questa mossa potrebbe non avere l’effetto desiderato. La base elettorale della Lega potrebbe già essere satura di questo tipo di messaggi, e la candidatura di Vannacci rischia di non portare nuovi voti, ma semplicemente di consolidare quelli esistenti.
Il Futuro della Sinistra
Le critiche di Travaglio pongono una riflessione sulle strategie della sinistra italiana. L’attenzione eccessiva riservata a figure come Vannacci potrebbe essere vista come un errore tattico, capace di rafforzare indirettamente gli avversari politici. La sinistra, secondo Travaglio, dovrebbe riconsiderare il modo in cui gestisce la comunicazione e la copertura mediatica dei propri avversari.
La sfida per la sinistra sarà quella di trovare un equilibrio tra la critica legittima e la sovraesposizione mediatica, evitando di creare fenomeni politici che possano sfuggire al controllo.