![Madre di Matteo Falcinelli: la lotta per la giustizia e i diritti umani 1 20240528 221938](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/05/20240528-221938.webp)
“Quello che ha subito mio figlio non dovrà succedere mai più a nessun’altra persona al mondo, tanto meno a un ragazzo di 25 anni, studente universitario all’estero. A Matteo, ragazzo solare, intraprendente e pieno di vita hanno tolto il sorriso e distrutto i sogni portandolo addirittura a cercare di togliersi la vita”. Queste le parole di Vlasta Studenicova, madre di Matteo Falcinelli, il giovane italiano vittima di un violento arresto a Miami.
Il dramma dell’arresto
Matteo Falcinelli, uno studente universitario di 25 anni, è stato arrestato in maniera brutale dalla polizia di Miami. Secondo quanto raccontato dalla madre, “Matteo è stato torturato: basta guardare i video per rendersene conto. Le azioni della polizia hanno rievocato in me le torture che la Gestapo attuava durante la Seconda guerra mondiale ai prigionieri e io andrò fino in fondo per ottenere giustizia”.
Le condizioni fisiche e psicologiche di Matteo sono gravemente compromesse. “Matteo sta male, molto male. Gli hanno distrutto la vita. È seguito da psicologi e psichiatri. Inizialmente è stato ricoverato in un ospedale a causa delle gravi ferite che aveva riportato. In seguito è stato trasferito in un ospedale psichiatrico perché a rischio del suicidio – a causa delle brutali torture che gli sono state inflitte ha tentato di togliersi la vita più volte. Ancora adesso la notte sogna l’arrivo della polizia che lo tortura e si sveglia urlando. Lo devo sorvegliare giorno e notte”.
Ripercussioni fisiche e psicologiche
Secondo Vlasta Studenicova, il violento arresto avrebbe avuto gravi ripercussioni anche fisiche sul figlio. “Matteo ha danni ai nervi di entrambe le mani provocati dalle manette strette fino all’inverosimile, non gli circolava più il sangue: all’inizio non riusciva nemmeno a tenere una tazza in mano, e adesso non riesce ad aprire il tappo di una bottiglia ed ha entrambe le mani addormentate. Oltre a quello ha anche seri problemi al collo e alla schiena”.
Il trauma subito durante l’arresto ha lasciato cicatrici profonde non solo nel corpo, ma anche nella mente di Matteo. “Il giudice ha fatto cadere tutti i capi d’accusa offrendo a mio figlio il programma Pti (Pre trial intervention). È la decisione dello Stato di non procedere a fronte del completamento di un programma educativo”.
Il sostegno degli amici
Nonostante il dramma, Matteo ha potuto contare sul supporto dei suoi amici. La cauzione del giovane era stata pagata dai suoi compagni di appartamento che, ore dopo l’arresto, erano riusciti a rintracciarlo e a raccogliere 4000 dollari per rimetterlo in libertà.
La madre di Matteo esprime gratitudine per l’aiuto ricevuto dagli amici del figlio, ma la preoccupazione per il futuro resta elevata. “Ancora adesso, nonostante sia libero, Matteo non riesce a trovare pace. Ogni giorno è una lotta contro i demoni di quanto accaduto”.
Una richiesta di giustizia
Vlasta Studenicova è determinata a portare avanti la sua battaglia per ottenere giustizia per suo figlio. “Non mi fermerò finché non vedrò i responsabili di questa brutalità puniti. Quanto accaduto a Matteo non deve più ripetersi”.
Il caso di Matteo Falcinelli ha sollevato molte domande sul comportamento delle forze dell’ordine negli Stati Uniti e sulla necessità di riforme che garantiscano il rispetto dei diritti umani. “È inaccettabile che in un paese democratico possano accadere episodi di tale violenza e abuso di potere. Dobbiamo fare tutto il possibile per evitare che altri giovani subiscano lo stesso trattamento”.
Un appello alla comunità internazionale
La madre di Matteo ha lanciato un appello alla comunità internazionale affinché si unisca a lei nella richiesta di giustizia. “Non possiamo restare in silenzio di fronte a tali atrocità. Chiedo a tutti di unirsi alla nostra causa e di fare pressione sulle autorità competenti perché venga fatta giustizia”.
Il drammatico racconto di Vlasta Studenicova è un monito per tutti. La sua determinazione e il suo coraggio nel cercare giustizia per il figlio sono un esempio per chiunque creda nel rispetto dei diritti umani e nella lotta contro le ingiustizie.