Tragedia sul lavoro a Brindisi: muore Vincenzo Valente, il padre aveva subito la stessa sorte
L’intera comunità di Latiano, a pochi chilometri da Brindisi, è sconvolta dalla tragica morte di Vincenzo Valente, un operaio di 46 anni deceduto mentre svolgeva attività di manutenzione in uno zuccherificio. Questo drammatico evento avviene a nove anni di distanza dalla morte del padre, Cosimo Valente, vittima di un incidente durante lavori di potatura.
Vincenzo Valente stava lavorando su un nastro trasportatore collegato allo stabilimento di Costa Morena Est quando, per cause ancora da chiarire, il suo braccio è rimasto intrappolato nell’impianto. Nonostante i tentativi disperati di rianimazione, l’operaio è deceduto a causa di una grave emorragia.
Indagini in corso e reazioni della comunità
La procura di Brindisi ha aperto un’inchiesta sull’accaduto e ha disposto il sequestro preventivo del nastro trasportatore per consentire ulteriori accertamenti. Le indagini sono condotte dalla polizia e dai tecnici dello Spesal dell’Asl di Brindisi, che hanno già raccolto rilievi e testimonianze dagli altri operai presenti al momento dell’incidente.
Le organizzazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila hanno annunciato una giornata di sciopero per sensibilizzare sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. “La sicurezza è un imperativo”, affermano i sindacati, sottolineando l’urgenza di interventi concreti per evitare ulteriori tragedie.
Statistiche allarmanti e richieste di maggiore sicurezza
Vincenzo Valente è la terza vittima sul lavoro a Brindisi dall’inizio del 2024. Il primo marzo, Giuseppe Petraglia, 40 anni, è caduto da un’altezza di dieci metri in un capannone della zona industriale, mentre meno di due settimane dopo, Gianfranco Conte, 37 anni, è morto nello stabilimento Jindal, travolto da un macchinario.
Solo pochi giorni fa, Corrado Buttiglione, un operaio di 59 anni, è deceduto a Gioia del Colle dopo essere stato travolto dal muletto che stava manovrando. Questi eventi sottolineano una volta di più la necessità di un intervento urgente per migliorare le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.
La risposta delle autorità locali
Il sindaco di Latiano, Mino Maiorano, ha annunciato che nel giorno dei funerali di Vincenzo Valente sarà proclamato il lutto cittadino. “Ora è il momento della riflessione e del silenzio”, ha dichiarato Maiorano, “ma non posso esimermi dal denunciare l’urgenza di porre un argine al dramma dei morti sul lavoro”.
Maiorano ha inoltre sottolineato che ogni anno si registrano oltre mille vittime e più di 500 mila incidenti sul lavoro in Italia. Le sue parole riflettono un sentimento condiviso da molti, che chiedono misure più stringenti per garantire la sicurezza dei lavoratori.
Un’altra tragedia sul lavoro a Lanciano
In un’altra drammatica vicenda, Massimo Di Florio, un operaio di 56 anni, è morto a causa di un infarto nel reparto montaggio dello stabilimento Stellantis Europe di Atessa, ex Sevel. Dopo l’accaduto, il restante turno di lavoro è stato annullato in comune accordo tra l’azienda e la Rsa di Fim, Uilm e Fismic.
Questi tragici eventi mettono in luce la necessità di una maggiore attenzione alla salute e alla sicurezza dei lavoratori. Le autorità sindacali e le istituzioni devono collaborare per adottare misure efficaci che possano prevenire ulteriori tragedie.