![Omicidio a forbiciate e acido: mistero e sconcerto a Bicinicco 1 20240514 231631](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/05/20240514-231631.webp)
Tragedia a Bicinicco, in provincia di Udine, dove un uomo è stato brutalmente ucciso a forbiciate e poi deturpato con dell’acido. La vicenda, che ha sconvolto la tranquilla comunità friulana, è ancora avvolta nel mistero. La 43enne accusata del delitto ha fornito poche spiegazioni, mantenendo un atteggiamento di confusione e silenzio. L’abitazione, situata nella zona centrale del paese, è stata posta sotto sequestro.
Rapporto tra vittima e assassina
La donna, al momento dell’arresto, ha parlato della vittima, identificato come Iurigh, riferendosi a lui come un semplice “amico”. Tuttavia, non ha chiarito il loro legame, facendo sospettare gli inquirenti che potesse esserci anche una relazione sentimentale tra i due. Questa ipotesi resta però da confermare.
Entrambi si erano conosciuti al Sert, il Servizio per le Tossicodipendenze, che frequentavano da anni a causa di gravi problemi di droga. Questo dettaglio ha spinto gli investigatori a non escludere che il movente del delitto possa essere legato al mondo della tossicodipendenza, sebbene non vi siano ancora certezze in merito.
Prime indagini e test tossicologici
Subito dopo l’arrivo dei carabinieri, la donna è stata sottoposta a test tossicologici per verificare la presenza di sostanze stupefacenti nel suo organismo. Anche la vittima sarà sottoposta alla medesima procedura nel corso dell’autopsia. Questi esami potrebbero fornire elementi cruciali per comprendere meglio le dinamiche e il contesto dell’omicidio.
Nei primi minuti dopo l’arrivo delle forze dell’ordine, la 43enne era in evidente stato confusionale e pronunciava frasi sconnesse. Quando è stata raggiunta dal suo legale di fiducia, ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, chiudendosi ulteriormente nel silenzio.
Reazione della comunità
La comunità di Bicinicco è sotto shock per quanto accaduto. In un paese di poche anime, un evento così violento e tragico scuote profondamente gli abitanti. Molti conoscevano sia la vittima che l’accusata, e la notizia del delitto ha lasciato tutti increduli e sgomenti.
“È una tragedia inaspettata, non riusciamo a capacitarci di quello che è successo,” ha dichiarato un vicino di casa. Il sindaco del paese ha espresso il suo cordoglio e la sua vicinanza alle famiglie coinvolte, auspicando che la giustizia faccia il suo corso nel più breve tempo possibile.
Il possibile movente
Nonostante i legami con il Sert, gli inquirenti non escludono altre piste per il movente del delitto. Potrebbe trattarsi di un raptus di follia, di un litigio degenerato o di questioni personali ancora sconosciute. Ogni dettaglio è al vaglio delle autorità, che stanno lavorando senza sosta per fare luce sull’accaduto.
La violenza dell’atto, con l’uso di forbici e acido, lascia pensare a una forte componente di rabbia o disperazione. Tuttavia, senza una confessione o elementi certi, ogni ipotesi resta al momento solo una congettura.
Prossimi passi delle indagini
Le indagini proseguono con l’obiettivo di raccogliere quanti più elementi possibili. Gli investigatori stanno ascoltando amici, familiari e conoscenti di entrambi per ricostruire le ultime ore prima del delitto e comprendere meglio le dinamiche interpersonali tra vittima e accusata.
È probabile che nelle prossime settimane vengano resi noti ulteriori dettagli, soprattutto dopo i risultati degli esami tossicologici e dell’autopsia. Ogni elemento potrebbe essere decisivo per chiarire il movente e le circostanze di questo efferato delitto.
Conclusioni provvisorie
Questa tragica vicenda mette in luce anche la fragilità umana e la disperazione che può derivare da problemi di tossicodipendenza. La comunità di Bicinicco, pur scossa, si stringe intorno alle famiglie coinvolte, sperando che presto si possa fare piena luce su questo drammatico evento e che la giustizia possa seguire il suo corso.