La magia del cinema trasforma il finale di ‘The Idea of You’
Il cinema ha il potere di trasformare le storie, di adattarle e modellarle in nuove forme che meglio si adattano al grande schermo. È il caso di ‘The Idea of You’, l’adattamento cinematografico del bestseller di Robinne Lee, ora disponibile su Prime Video. Il film, diretto da Michael Showalter e sceneggiato da Jennifer Westfeldt, ha apportato significative modifiche al materiale originale, compresa una rielaborazione del finale che ha sorpreso molti fan del libro.
La storia segue le vicende amorose tra Solène, interpretata da Anne Hathaway, e il giovane cantante Hayes Campbell, impersonato da Nicholas Galitzine. Per rendere la narrazione più adatta al linguaggio cinematografico, gli adattatori hanno deciso di aumentare l’età della figlia di Solène e di modificare il destino dei due amanti.
Un finale pensato per il grande schermo
Nel romanzo, la storia si conclude con una nota decisamente più amara, lasciando i lettori con un senso di incompiutezza e malinconia. Il film, invece, opta per una conclusione differente: Hayes chiede a Solène di aspettarlo cinque anni, affinché possano vivere il loro amore senza vincoli. Nonostante le iniziali esitazioni, un flashback rivela che Solène non ha mai smesso di pensare a Hayes, culminando con un commovente ricongiungimento tra i due.
Questa scelta narrativa non è stata casuale. Michael Showalter, in un’intervista rilasciata a IndieWire, ha condiviso la sua visione alla base della decisione di alterare il finale del libro. ‘Il finale del libro era troppo amaro,’ ha affermato il regista, sottolineando come l’adattamento cinematografico fosse l’occasione per ‘correggerlo’ e offrire al pubblico un’esperienza più gratificante e conforme alle aspettative di un film Hollywoodiano.
La ricerca della felicità sullo schermo
Showalter ha espresso il desiderio di regalare al pubblico un finale che fosse non solo soddisfacente ma anche ispiratore, evocando la possibilità di un lieto fine anche nelle circostanze più improbabili. ‘È un film Hollywoodiano, voglio che il pubblico se lo goda, si diverta, veda questo sogno che si avvera,’ ha dichiarato, evidenziando la scelta di privilegiare un approccio più ottimistico e favolistico alla narrazione.
La decisione di Showalter e Westfeldt di modificare il finale dell’opera letteraria in favore di una conclusione più positiva rispecchia una tendenza comune nell’industria cinematografica, dove spesso le storie vengono adattate per soddisfare le aspettative di un pubblico desideroso di evasione e di finali felici. La scelta di optare per un finale che lasci il pubblico con un senso di speranza e felicità, anziché di malinconia, sottolinea l’importanza del cinema come forma di intrattenimento che offre una pausa dalle difficoltà della realtà quotidiana.
Il lieto fine come necessità narrativa
La modifica apportata a ‘The Idea of You’ solleva interrogativi interessanti sul ruolo dell’adattamento cinematografico e sulla libertà degli autori di reinterpretare opere esistenti per renderle più appetibili al grande pubblico. La scelta di Showalter di deviare dal percorso tracciato da Robinne Lee evidenzia un desiderio di connessione con gli spettatori attraverso storie che, pur affrontando tematiche complesse e sfide emotive, si concludano con un messaggio di speranza e rinnovamento.
In conclusione, il lavoro di Showalter e Westfeldt su ‘The Idea of You’ dimostra come il cinema possa essere uno spazio di rielaborazione creativa, dove le storie vengono trasformate per esplorare nuove possibilità narrative. La scelta di regalare al pubblico un finale più dolce, seppur discostandosi dall’originale letterario, riflette un’intenzione di offrire al pubblico un’esperienza cinematografica che sia al tempo stesso emozionante, riflessiva e, soprattutto, speranzosa.