Zamora: l’esordio alla regia di Neri Marcorè tra calcio e trasformazioni personali
La sala del cinema Filo di Cremona ha ospitato l’anteprima di ‘Zamora’, segnando l’esordio alla regia di Neri Marcorè. L’evento, arricchito dalla presenza di un pubblico numeroso e partecipe, si è svolto in collaborazione con la Società Filodrammatica Cremonese e il Porte Aperte Festival, tra gli altri. Al termine delle proiezioni, l’applauso caloroso del pubblico ha confermato il successo della pellicola.
Il film, una storia di formazione con il calcio come leitmotiv, rappresenta secondo Marcorè un passaggio naturale dalla recitazione alla regia, simile alla transizione da giocatore ad allenatore per un calciatore. L’attore e regista ha sottolineato l’importanza del dialogo costante con la troupe cinematografica e la scelta degli attori basata non solo sul talento professionale ma anche sulle qualità umane.
Un cast scelto per affinità e una protagonista femminile forte
Interrogato da Carmine Caletti, segretario dell’Associazione Cremonapalloza, Marcorè ha evidenziato la cura nella scelta del cast, ricercando la consonanza perfetta tra attore e personaggio. Alberto Paradossi, protagonista del film, è stato lodato per la sua prima interpretazione da protagonista, evidenziando una notevole capacità di trasformazione e un forte carattere, soprattutto nella scena finale del film.
Le figure femminili assumono un ruolo di primo piano in ‘Zamora’, simbolo dell’emancipazione e della libertà personale. Marcorè ha messo in risalto come le donne del film, più avanti degli uomini in termini di consapevolezza e indipendenza, rappresentino un modello di emancipazione, specialmente in un contesto meno provinciale come Milano.
Il calcio amatoriale al centro della narrazione
Il calcio, descritto come un ‘pessimo attore’ da Marcorè, gioca un ruolo fondamentale nella trama di ‘Zamora’, rappresentando il calcio amatoriale in modo autentico e sfidante. La difficoltà nel dirigere il pallone durante le riprese è stata superata con scelte registiche originali, come inquadrature veloci e tagli a mezzo busto, per evitare le solite rappresentazioni cinematografiche dello sport.
L’assessore alla Cultura, Giovani e Politiche della Legalità di Cremona, Luca Burgazzi, ha sottolineato come eventi come la proiezione di ‘Zamora’ contribuiscano a promuovere la cultura in città, in un periodo caratterizzato da tendenze verso la chiusura piuttosto che l’apertura.
Elementi biografici e il tema dello spostamento
Marcorè ha ammesso la presenza di elementi biografici nel film, in particolare per quanto riguarda la timidezza e il tema dello spostamento da un contesto più piccolo e provinciale a una realtà urbana e complessa come quella di Milano. Questo aspetto riflette esperienze personali dell’attore e regista, come il suo trasferimento da Porto Sant’Elpidio a Bologna per studi e successivamente a Roma per lavoro.
Con ‘Zamora’, Neri Marcorè non solo fa il suo debutto dietro la macchina da presa ma porta sullo schermo una narrazione ricca di sfumature, dalla crescita personale alla passione per il calcio, dalla lotta per l’indipendenza femminile alla complessità delle dinamiche familiari. La pellicola si propone così come un’opera che, attraverso il linguaggio universale dello sport e le storie personali dei protagonisti, invita alla riflessione su temi attuali e universali.