La Rivoluzione Fiscale per Professionisti e Studi Associati
Il recente decreto legislativo, approvato il 30 aprile dal Consiglio dei Ministri, segna un punto di svolta per l’imposizione fiscale relativa a professionisti e studi associati. Introducendo la neutralità fiscale per la costituzione di società tra professionisti (STP) e per gli apporti in associazioni e società professionali, il decreto mira a eliminare gli ostacoli che fino ad ora hanno rallentato la crescita e lo sviluppo di questo settore vitale per l’economia italiana.
Le Novità del Decreto
Le modifiche introdotte riguardano principalmente la gestione fiscale delle operazioni straordinarie come conferimenti, trasformazioni, fusioni e scissioni di società tra professionisti, nonché gli apporti in associazioni senza personalità giuridica e società semplici. L’obiettivo è quello di facilitare la riorganizzazione e l’aggregazione tra professionisti, eliminando il rischio di generare plusvalenze o minusvalenze tassabili.
Principio di Onnicomprensività e Altre Misure
Il decreto introduce il principio di onnicomprensività per la determinazione del reddito da lavoro autonomo, stabilendo che il reddito derivante dall’esercizio di arti e professioni sarà formato dalla differenza tra le somme e i valori percepite, a qualunque titolo, e le spese sostenute nell’attività professionale. Inoltre, conferma il principio di cassa per l’imputazione temporale dei redditi e delle spese, estendendo il regime della tassazione separata alle plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni in associazioni, società ed enti legati all’attività professionale.
Tempistica e Applicazione delle Nuove Regole
Le nuove misure si applicheranno con tempi differenziati: immediatamente per quanto riguarda i redditi da lavoro autonomo, mentre per le spese addebitate ai committenti e le nuove regole sull’imputazione temporale dei compensi assoggettati a ritenuta, le disposizioni entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2025. Questo per permettere una transizione graduale verso il nuovo regime.
Reazioni e Commenti del Settore
Le reazioni alle novità introdotte sono state ampiamente positive. Gaetano Stella, presidente della Confederazione delle professioni intellettuali, ha espresso soddisfazione per le misure adottate, sottolineando come rappresentino una risposta concreta alle richieste del settore di promuovere l’autoimpiego e la crescita dimensionale degli studi professionali. Tuttavia, Stella ha anche evidenziato la necessità di monitorare alcune criticità legate alla disposizione sulle somme erogate dagli enti bilaterali, che potrebbero andare in controtendenza rispetto alle politiche di sostegno ai redditi dei lavoratori dipendenti.
Le nuove disposizioni fiscali rappresentano quindi un importante passo avanti verso la modernizzazione e l’efficienza del sistema professionale italiano, offrendo agli studi associati e ai professionisti maggiori opportunità di crescita e sviluppo, nel rispetto delle dinamiche di mercato e delle esigenze di flessibilità organizzativa.