Intelligenza Artificiale e Difesa: Una Sfida di Sicurezza Nazionale ed Etica
Il dibattito sull’intelligenza artificiale (IA) e il suo impatto sulla sicurezza nazionale e la difesa è al centro di un’attenzione crescente, come testimoniato dal recente seminario organizzato a Roma presso Palazzo Salviati, sede del Centro Alti Studi Difesa (Casd). L’evento, frutto della collaborazione tra la Scuola Alta Formazione di DEAS – Difesa E Analisi Sistemi Spa e il Casd, ha riunito esperti del settore per discutere delle potenzialità e delle sfide poste dall’IA nel contesto della cybersecurity.
Il generale di Corpo di Armata Carmine Masiello, sottolineando l’importanza di un dialogo aperto e cooperativo tra le istituzioni e il settore privato, ha affermato: ‘Parlare di cyber e di intelligenza artificiale vuol dire parlare di sistema Paese’. Questa visione olistica è fondamentale per affrontare con successo le minacce alla sicurezza digitale, richiedendo un’azione sinergica e coordinata.
L’Etica nell’Intelligenza Artificiale Militare
Un aspetto cruciale del dibattito riguarda l’etica nell’utilizzo dell’IA in ambito militare e di difesa. Padre Paolo Benanti, presidente della Commissione sull’Intelligenza Artificiale per l’informazione del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, ha enfatizzato la necessità di mantenere un significativo controllo umano sui processi decisionali automatizzati. ‘Più la macchina diventa potente, più è importante il ruolo dell’uomo’, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di un approccio responsabile all’adozione delle tecnologie avanzate.
Questa posizione trova eco nelle preoccupazioni espresse da figure di spicco come Henry Kissinger, che ha avvisato contro il rischio di una corsa agli armamenti IA, sottolineando la necessità di un controllo politico e morale sull’uso delle tecnologie militari.
Il Ruolo della Collaborazione Pubblico-Privato
La collaborazione tra il mondo militare e il settore privato emerge come elemento chiave nella gestione delle sfide legate alla sicurezza digitale. Stefania Ranzato, amministratore unico di DEAS, ha presentato la ‘Defence Strategic Artificial Intelligence’ (DSAI), una piattaforma che integra strumenti di difesa basati sull’IA per migliorare le capacità decisionali. ‘L’Intelligenza Artificiale è l’unico strumento in grado di supportare significativamente gli operatori’, ha affermato, evidenziando l’importanza di questa tecnologia nel contrastare le minacce sempre più sofisticate.
L’impegno nella ricerca e formazione nell’ambito della cybersecurity e dell’IA è stato sottolineato anche dall’ammiraglio di Squadra Giacinto Ottaviani, Presidente del Casd, che ha ribadito la sensibilità della scuola verso queste tematiche emergenti.
IA nella Difesa: Verso un Futuro Collaborativo ed Etico
Il seminario ha evidenziato la posizione cruciale dell’IA nella strategia di difesa nazionale, sottolineando la necessità di un approccio etico e collaborativo per navigare le complessità del futuro digitale. La velocità dell’innovazione tecnologica pone la governance dell’IA come un imperativo morale e strategico, richiedendo un impegno congiunto a livello internazionale per assicurare sicurezza e stabilità globale. Con l’avanzare delle tecnologie, il dialogo tra i diversi attori diventa sempre più fondamentale per delineare le direzioni future della difesa e della sicurezza internazionale.
La riflessione sull’intelligenza artificiale, quindi, va oltre la mera applicazione tecnologica, toccando questioni di controllo politico, morale e di cooperazione tra stati e settori. Il seminario ha messo in luce l’importanza di un approccio consapevole e responsabile, che consideri non solo le potenzialità dell’IA, ma anche i rischi e le sfide etiche che essa comporta, evidenziando l’urgente necessità di un percorso condiviso per il futuro.