La Galleria Giovanni XXIII: un ‘tutor’ da record
In soli 365 giorni, la Galleria Giovanni XXIII di Roma è diventata scenario di un significativo esperimento nel controllo della velocità, registrando ben 153 mila infrazioni per il superamento dei limiti, impostati a 70 km/h. Questo dato non solo ha stupito gli automobilisti, ma ha anche alimentato le casse dell’amministrazione comunale con un introito presunto di centinaia di migliaia di euro. Il funzionamento ininterrotto del ‘tutor’ ha evidenziato come molti conducenti abbiano difficoltà a mantenere la velocità consentita, con sanzioni che variano da 42 a 2.174 euro a seconda dell’eccesso di velocità, aggiungendo anche la possibile sospensione della patente e la perdita di punti.
Questo sistema di monitoraggio ha portato a una riduzione proporzionale delle violazioni nel primo trimestre dell’anno successivo, con ‘solo’ 30 mila verbali emessi. Si registra inoltre un calo degli incidenti, passati da 28 nel 2022 a 12 dall’attivazione del ‘tutor’ ad aprile, fino a dicembre dello stesso anno. Questi numeri non solo riflettono l’efficacia del dispositivo nella riduzione delle infrazioni ma indicano anche un miglioramento della sicurezza stradale.
Un confronto tra città: Roma vs Milano
Nonostante l’efficacia dimostrata dalla Galleria Giovanni XXIII e l’incremento dei controlli di velocità su altre arterie stradali, che hanno portato alla rilevazione di oltre 107 mila irregolarità nel 2023, il confronto tra le entrate derivanti da multe tra Roma e Milano rivela delle sorprese. Secondo uno studio di ‘Facile.it’, basato sui dati Siope aggiornati al 15 febbraio, la Capitale ha incassato meno di Milano in termini di multe. Con 138.784.861 euro, Roma si piazza dietro a Milano, che ha incamerato ben 147.005.625 euro, nonostante quest’ultima abbia un parco veicolare privato inferiore e una popolazione più ridotta.
Questo scenario evidenzia come l’efficienza nel sistema di controllo e sanzionamento delle infrazioni stradali possa variare significativamente tra diverse città, influenzando direttamente i ricavi generati dalle multe. Firenze si aggiudica il terzo posto, con 71.806.642 euro di introiti, dimostrando come anche le dimensioni della città e la densità del traffico giochino un ruolo cruciale in questo contesto.
La sorpresa dei piccoli comuni
L’analisi di ‘Facile.it’ ha riservato delle sorprese anche riguardo ai piccoli comuni italiani. Ad esempio, il Comune di Poggio San Lorenzo, con soli 546 abitanti, ha totalizzato 415 mila euro in verbali, mentre Rieti, pur non raggiungendo i 60 mila residenti, ha incassato 7,5 milioni di euro, con un valore di multa pro capite significativamente alto. Questi dati mettono in luce come, indipendentemente dalla dimensione, l’attività di controllo del traffico e la conseguente emissione di sanzioni rappresentino una fonte di entrate non trascurabile per le amministrazioni locali.
Lo studio ha inoltre calcolato il valore di ‘multa pro capite’, svelando che Firenze si posiziona al primo posto per quanto riguarda il rapporto tra i proventi delle multe e il numero di abitanti, seguita da Rieti. Questo indice offre un’interessante prospettiva sull’impatto economico delle infrazioni per i cittadini, evidenziando come, in alcuni casi, il peso economico delle sanzioni possa essere particolarmente significativo.
La situazione a Roma, nonostante il volume impressionante di multe emesse nella Galleria Giovanni XXIII e altrove, solleva questioni importanti riguardo l’efficacia delle politiche di controllo del traffico e la loro capacità di influenzare comportamenti più responsabili da parte degli automobilisti. Mentre l’aumento dei dispositivi di controllo come il ‘tutor’ ha dimostrato di poter ridurre le violazioni e migliorare la sicurezza stradale, i dati relativi al confronto tra le città italiane rivelano una realtà complessa, dove la quantità delle multe non si traduce necessariamente in un miglioramento della sicurezza o in una maggiore efficienza nella gestione del traffico urbano.
Tuttavia, l’interesse crescente per la sicurezza stradale e l’adozione di tecnologie sempre più avanzate per il monitoraggio del traffico suggeriscono un impegno costante verso la riduzione degli incidenti e delle infrazioni, con l’obiettivo ultimo di garantire strade più sicure per tutti.