Tragedia nelle campagne di Latina: trovata morta Rita Combi
Nel silenzio delle campagne che si estendono tra borgo Bainsizza e borgo Santa Maria, ai confini con la città di Latina, è stato scritto l’ultimo capitolo della scomparsa di Rita Combi, donna di 64 anni originaria di Nettuno. La sua assenza era diventata argomento di preoccupazione e ricerca intensa da quando, nella giornata di domenica, era scattato l’allarme per la sua scomparsa. Rita, di cui si erano perse completamente le tracce, necessitava di cure mediche specifiche, alimentando ancor di più l’ansia e la preoccupazione per il suo stato di salute.
Il tam-tam sui social network e l’appello alla cittadinanza per ritrovare Rita non si erano fatti attendere, culminando anche in un servizio della nota trasmissione televisiva “Chi l’ha visto”, in onda su Rai 3. Questi sforzi collettivi hanno dimostrato la forte mobilitazione della comunità e delle autorità nel tentativo di ritrovare la donna scomparsa.
L’intervento decisivo dall’alto
È stato un elicottero dei vigili del fuoco a individuare per primo il corpo senza vita di Rita Combi, dopo interminabili minuti di ricerca aerea e terrestre. La scoperta ha segnato un triste epilogo per la vicenda che aveva tenuto con il fiato sospeso parenti, amici e cittadini preoccupati per il destino della donna. Sul posto sono intervenuti, oltre ai vigili del fuoco, anche gli agenti di polizia della questura di Latina e i volontari della protezione civile del gruppo Passo Genovese OdV, mobilitati dalla sala operativa regionale in seguito all’allarme per la scomparsa di Rita.
Nonostante gli sforzi, per la sessantaquattrenne era ormai troppo tardi. Il suo corpo è stato ritrovato senza vita, disteso tra i campi, segno che la sua scomparsa aveva avuto l’esito più tragico immaginabile. La comunità, che solo poche ore prima nutriva ancora speranza di ritrovarla sana e salva, è stata colpita da un profondo senso di lutto e incredulità.
Le indagini sull’accaduto
La polizia, guidata dal questore Raffaele Gargiulo, è immediatamente intervenuta per avviare le indagini necessarie a fare luce sulle circostanze della morte di Rita Combi. Gli uomini della divisione Scientifica hanno eseguito i primi rilievi sul posto, in una scena che si preannuncia complessa e delicata. La salma della donna, nel frattempo, è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria, la quale procederà con gli esami medico legali indispensabili per determinare le cause esatte del decesso.
In queste ore di dolore, la comunità si stringe attorno alla famiglia di Rita, cercando conforto nella solidarietà e nell’auspicio che le indagini possano chiarire al più presto le dinamiche di questo tragico evento. La scomparsa e la successiva morte di Rita Combi hanno lasciato un vuoto incolmabile nel tessuto sociale di Latina e di Nettuno, dove era conosciuta e amata da molti.
Un appello alla riflessione
La scomparsa di Rita Combi e il suo tragico ritrovamento tra le campagne di Latina rappresentano un duro monito sulla necessità di una maggiore attenzione e cura verso le persone vulnerabili nella nostra società. La mobilitazione della comunità, seppur esemplare, arriva in un momento di riflessione sulle dinamiche sociali e sulla responsabilità collettiva nel prevenire e gestire situazioni di emergenza che coinvolgono individui in condizioni di fragilità.
La storia di Rita Combi resterà impressa nella memoria collettiva come un triste promemoria dell’importanza del sostegno comunitario e della prontezza nelle operazioni di ricerca. Mentre Latina e Nettuno piangono la scomparsa di una delle loro cittadine, si rinnova l’impegno verso una maggiore sensibilizzazione e prevenzione, nella speranza di evitare che tragedie simili possano ripetersi in futuro.