Un duro risveglio europeo per Milano e Bologna
Il basket europeo non si smentisce mai per intensità e imprevedibilità. Le ultime sfide hanno visto protagoniste due squadre italiane, Milano e Virtus Bologna, che hanno affrontato rispettivamente il Panathinaikos e il Barcellona in trasferte che si sono rivelate vere e proprie prove di fuoco. L’EA7 Emporio Armani Milano, dopo un lungo periodo di assenza, ha ritrovato il suo giocatore chiave Nikola Mirotic, che è tornato in campo il 30 novembre, mentre la Virtus Bologna si è presentata con il roster quasi al completo, eccezion fatta per Billy Baron.
Un avvio complicato per Milano
Per Milano, la partita si è messa in salita fin dalle prime battute. “L’avvio di partita dell’Olimpia è pieno di ruggine,” si legge nei resoconti, sottolineando la difficoltà dell’attacco milanese contro la difesa fisica del Panathinaikos, guidata da Lessort, Hernangomez ed Antetokounmpo. Nonostante ciò, Mirotic è riuscito a dare il suo contributo, ma il primo quarto si è chiuso con il Panathinaikos in vantaggio per 21-16.
Il secondo quarto ha visto i greci allungare la distanza, grazie soprattutto a un Hernangomez in grande spolvero, che ha realizzato 10 punti contribuendo a portare la sua squadra al riposo lungo sul 44-28. “Primo tempo da incubo per l’EA7,” viene commentato, con un attacco che “non riesce mai a creare vantaggio” e una percentuale dal campo deludente (11/33).
La Virtus Bologna incontra un Barcellona in forma
La Virtus Bologna, dall’altra parte, ha iniziato la sua partita mostrando un’ottima pressione difensiva e sfruttando i contropiedi, con un Cordinier in evidenza. Tuttavia, dopo un inizio promettente, è stato il Barcellona a prendere il comando alla fine del primo quarto. La “fluidità dell’attacco” delle V nere è calata e il Barcellona ne ha approfittato, chiudendo la prima metà del gioco in vantaggio per 41-27.
Il Barcellona ha continuato a dominare anche nella ripresa, con la Virtus che ha faticato a tenere il passo con la fisicità degli avversari. Nonostante un Lundberg combattivo, che ha segnato i primi tiri da 3 per la squadra bolognese, il terzo quarto si è chiuso con un 61-44 per i catalani. Il finale di partita ha visto un Barcellona in completo controllo, lasciando la Virtus senza energie per una reazione.
Una ripresa in difesa per Milano
Per Milano, il ritorno sul parquet ha segnato un tentativo di rimonta, con una difesa che ha “aumentato i giri”. Tuttavia, una stoppata di Antetokounmpo su Shields ha dato il via a un controparziale del Panathinaikos, distanziando nuovamente le squadre. “Il ritmo offensivo dell’EA7 è troppo basso,” e il Panathinaikos ha gestito il vantaggio fino alla fine, lasciando Milano a contemplare la sua nona sconfitta in undici trasferte europee stagionali.
Il Barcellona chiude i giochi
Il Barcellona ha continuato a dimostrare la sua superiorità nel corso dell’ultimo quarto, con Hernangomez che ha chiuso la partita con 17 punti, seguito da Laprovittola con 16 e Parker con 11. Per la Virtus Bologna, il finale di partita è stato amaro, con la netta sensazione di non avere più risorse per contrastare un avversario solidamente in controllo del gioco.
Le squadre italiane e il cammino europeo
Queste batoste in trasferta segnano un punto critico nel cammino delle squadre italiane in Europa. Per Messina e la sua Milano, ritrovare il roster al completo era un’occasione per ripartire con slancio, ma il Panathinaikos ha saputo neutralizzare ogni tentativo di riscatto. La Virtus Bologna, dal canto suo, ha mostrato sprazzi di buon gioco, ma non è riuscita a reggere l’intensità proposta dal Barcellona.
Il basket europeo non perdona, e per le squadre italiane il percorso verso il successo passa anche attraverso la capacità di reagire dopo le sconfitte, imparando ad adattarsi agli alti livelli di competitività che caratterizzano le competizioni oltre i confini nazionali. Ora, la strada è in salita, ma il basket è anche questo: una continua ricerca di equilibrio tra attacco e difesa, tra talento individuale e gioco di squadra, tra ambizione e realismo.