Il 25 aprile, anniversario della Liberazione d’Italia, si conferma un momento di profonda riflessione e celebrazione, ma quest’anno assume connotati particolarmente significativi alla luce dei cento anni dall’omicidio di Matteotti e degli ottanta anni dai massacri nazifascisti. La giornata si carica di un’importanza ulteriore per via delle dinamiche attuali, che vedono una crescente preoccupazione per la riduzione degli spazi democratici, per i diritti di libertà e per una marcata tendenza verso posizioni belliciste.
La mobilitazione studentesca e la censura in Rai
Il panorama italiano è attraversato da una mobilità studentesca che si oppone fermamente alle politiche governative riguardanti la tragedia di Gaza e la Palestina, così come alla corsa al riarmo a cui l’Italia partecipa. La censura in Rai dello scrittore Antonio Scurati ha sollevato un’ondata di indignazione che ha visto in prima linea intellettuali e giornalisti, generando una reazione di rigetto a livello nazionale. Questo episodio ha rivelato una realtà già fermento, segnata da querele contro esponenti del mondo culturale, l’uso del manganello nelle manifestazioni di piazza e da una serie di politiche governative discutibili.
Il dibattito sull’Antifascismo e la politica estera italiana
La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, evita deliberatamente di menzionare l’Antifascismo, adottando un lessico che rimanda a un passato politico e sentimentale legato al Movimento Sociale Italiano. Questo atteggiamento, insieme alle politiche adottate, sembra orientare il modello di governo su esempi controversi come la Polonia di Kaczynski e l’Ungheria di Orbán. In questo contesto, anche la gestione della politica estera, in particolare riguardo al conflitto in Ucraina e alla situazione a Gaza, mostra una preferenza per l’espansione dei conflitti anziché per la loro risoluzione diplomatica.
Le conseguenze delle scelte politiche
Le scelte politiche attuali portano a conseguenze tangibili, come l’occupazione di ampie parti del territorio ucraino da parte della Russia e le azioni di Netanyahu a Gaza. Nonostante le previsioni di un incremento del PIL per il 2024, la situazione economica rimane tesa, con l’industria delle armi che registra una spesa mondiale record. La storia dimostra che la produzione massiccia di armi porta inevitabilmente al loro impiego, sottolineando la necessità di un cessate il fuoco globale.
Un appello alla Costituzione e alla pace
Il messaggio che emerge dal 25 aprile è un richiamo alla difesa e alla piena attuazione della Costituzione, vista come baluardo contro le tendenze autoritarie e belliciste. La celebrazione della Liberazione diventa un momento per riflettere su una ‘nuova liberazione’ che passa attraverso il rispetto e la valorizzazione dei principi costituzionali. La lezione delle partigiane e dei partigiani, che si imposero contro un nemico soverchiante, rimane attuale e invita a cambiare la storia con perseveranza, unità e un progetto condiviso di futuro.
In un’epoca segnata da sfide complesse e da una sensibile restrizione delle libertà, il 25 aprile si riconferma non solo come giornata di memoria, ma come momento di impegno attivo per i valori di democrazia, libertà e pace. La celebrazione di quest’anno, in particolare, si carica di un significato profondo, ponendo le basi per una riflessione urgente sulla direzione che la società e la politica italiana stanno prendendo, con uno sguardo attento alle lezioni del passato e alle possibilità di costruire un futuro migliore.