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Il ministro israeliano lancia un avvertimento shock: Colosseo e Torre Eiffel nel mirino di Teheran
Un messaggio forte e provocatorio ha attraversato i social media, lanciato direttamente dal ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz. Attraverso un post su X, Katz ha allertato le capitali del mondo, incluse Roma e Parigi, su un possibile scenario di attacchi orchestrati da Teheran. La mossa arriva come risposta al recente raid effettuato con droni e missili da parte dei pasdaran iraniani su Israele, interpretato come atto di ritorsione per l’assalto al consolato a Damasco, attribuito allo Stato ebraico.
«Il recente attacco dell’Iran a Israele è solo un’anteprima di quello che le città di tutto il mondo possono aspettarsi se il regime iraniano non verrà fermato», ha dichiarato Katz. L’appello lanciato dal ministro include la richiesta di designare le Guardie rivoluzionarie iraniane come organizzazione terroristica e di sanzionare il programma iraniano di missili balistici. «Prima che sia troppo tardi», ha sottolineato, allegando al post un’immagine del Colosseo mirato da missili.
Da un avviso per Roma a uno per Parigi
Non si è fermato all’Italia, il ministro Katz. Poco tempo dopo, ha rivolto un analogo messaggio agli abitanti di Parigi, condividendo una rappresentazione grafica che vedeva la Torre Eiffel nel mirino. Il messaggio è stato veicolato in più lingue, tra cui inglese, francese ed ebraico, con un chiaro avvertimento: «Fermate l’Iran». Tra i destinatari, figurano nomi di spicco quali il segretario di stato statunitense Antony Blinken, il ministro italiano degli Esteri Antonio Tajani, e i loro omologhi tedesco, francese e inglese.
Il capo della diplomazia israeliana ha inoltre sollecitato i suoi omologhi dell’Unione Europea a imporre sanzioni contro il progetto missilistico iraniano, sottolineando il pericolo che esso rappresenta per il mondo intero. La portata dei missili iraniani, capaci di raggiungere distanze fino a 3mila chilometri, rende la minaccia particolarmente preoccupante.
La posizione italiana e l’appello alla calma
La reazione italiana non si è fatta attendere. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha risposto alle preoccupazioni sollevate da Katz, invitando a mantenere la calma e a non cedere al panico. Pur riconoscendo la gravità degli errori commessi dall’Iran, Tajani ha espresso dubbi su una reale intenzione di attacco all’Occidente da parte di Teheran. Ha inoltre evidenziato l’importanza di concentrarsi sulle azioni piuttosto che sull’allarmismo, ricordando gli sforzi del G7 volti alla de-escalation e all’uso di tutti gli strumenti diplomatici possibili per evitare un’escalation del conflitto.
L’impegno dell’Italia, secondo Tajani, rimane focalizzato sul raggiungimento del cessate il fuoco a Gaza, sulla liberazione degli ostaggi e sull’assistenza umanitaria alla popolazione civile. L’obiettivo dichiarato non è la cancellazione di Israele, nazione amica dell’Italia, bensì la coesistenza pacifica di due popoli e due Stati che si riconoscano reciprocamente.
Un mondo in tensione
Le dichiarazioni del ministro degli Esteri israeliano Israel Katz hanno riacceso i riflettori su un contesto internazionale già fortemente teso. L’invocazione di misure severe contro l’Iran e la rappresentazione grafica di attacchi simbolici contro monumenti iconici come il Colosseo e la Torre Eiffel, non fanno altro che alimentare un clima di incertezza e apprensione a livello globale. Questi gesti simbolici, uniti alle parole di Katz, sottolineano la percezione di un’urgente necessità di azione per prevenire ulteriori escalation.
D’altra parte, la risposta misurata dell’Italia, attraverso le parole di Antonio Tajani, evidenzia un approccio differente alla crisi. L’accento posto sulla diplomazia, sulla de-escalation e sull’importanza di evitare il panico, riflette la volontà di perseguire una strada di dialogo e comprensione reciproca, anche nei momenti di maggiore tensione. Questa dicotomia di approcci evidenzia la complessità delle dinamiche internazionali attuali, in cui la comunicazione e le azioni diplomatiche giocano ruoli fondamentali nel mantenere o ristabilire la pace e la sicurezza globale.