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Artgenève 2024: il Respiro dell’Arte tra Vendite Record e Scelte Audaci
La dodicesima edizione di Artgenève si è conclusa lasciando un segno indelebile nel panorama artistico internazionale. La fiera, che ha chiuso i battenti il 28 gennaio, ha trasformato Ginevra in un vivace palcoscenico per l’arte, offrendo scenari inediti e accostamenti audaci. Emblematica la scelta di Olivier Varenne, che ha allestito una mostra in un ex cinema a luci rosse, e quella di dedicare uno spazio all’artista Wim Delvoye presso il Musée d’art et d’histoire, dove le sue opere hanno instaurato un dialogo fatto di riflessi e contrasti con la collezione permanente, seguendo la sua filosofia di “vandalismo elegante”.
Un’innovazione significativa è stata rappresentata dalla sezione “Sur mesure“, dedicata alle opere di grandi dimensioni, che ha visto protagonisti artisti del calibro di Blair Thurman, Oli Epp e Paul McCarthy. Tra questi spicca la “Valchiria Mumbet” di Joana Vasconcelos, un tributo tessile a Elizabeth Mumbet Freeman, venduto per l’impressionante cifra di 1,5 milioni di euro.
Le Gallerie Italiane e il Successo di Artgenève
La fiera non è stata solo un successo di critica, ma anche commerciale, in particolare per le gallerie italiane. La milanese 10 A.M. ART ha registrato la vendita di un’opera di Lucia Di Luciano al Mamco e di altre opere con prezzi che hanno raggiunto i 25mila euro. Christian Akrivos, direttore della galleria, ha espresso grande soddisfazione: «Mercoledì e giovedì sono state due giornate straordinarie; […] di tutti, abbiamo venduto almeno un’opera».
Anche Chiara Principe, direttrice dello spazio M77, ha mostrato entusiasmo: «Siamo sempre felici di tornare qua, una fiera eterogenea […] Per l’edizione 2024 abbiamo deciso di esporre una selezione varia di opere dei nostri artisti». La decisione si è rivelata vincente, con vendite che hanno interessato anche le fotografie di Charlotte Perriand, con prezzi tra 4 e 6mila euro.
Un Mercato Artistico Dinamico e Selettivo
La galleria P420, con sede a Bologna, ha trovato in Artgenève un terreno fertile per il commercio d’arte, con vendite che hanno toccato i 22mila euro per opere di Helene Appel e un sold out per il giovane Victor Fotso Nyie. Fabrizio Padovani, titolare di P420, ha sottolineato l’importanza della riduzione del numero degli espositori e la concentrazione su un pubblico locale e di qualità: «Un dato positivo che abbiamo riscontrato è che abbiamo venduto tutto a collezionisti locali e perlopiù nuovi».
La percezione di un’affluenza inferiore non ha scalfito il successo di alcune gallerie, come quella di Monica De Cardenas, che ha notato un’atmosfera unica grazie alla partecipazione di collezionisti e persone del luogo. La Galleria Poggiali ha confermato questa impressione, sottolineando la distinzione di Artgenève come un “salotto esclusivo” assai frequentato dai locali.
Un Rifugio per Collezionisti Esclusivi e Opere di Prestigio
Il livello elevato di Artgenève e l’interesse internazionale non hanno mancato di colpire gli espositori, con la Galleria Poggiali che ha messo in risalto la grande attenzione ricevuta da parte dei visitatori. Le opere di Goldschmied & Chiari, Claudio Parmiggiani e Domenico Bianchi, caratterizzate da una particolare cura nella tecnica e nei materiali, hanno riscosso un notevole successo presso lo stand della galleria.
La fiera ha quindi dimostrato di essere un evento di rilievo nel calendario artistico, non solo per il suo impegno nell’offrire una vetrina a opere di grande formato e audaci installazioni, ma anche come piattaforma di vendita per gallerie di alto livello. L’edizione 2024 di Artgenève si è distinta per l’abilità di conciliare l’arte contemporanea con spazi non convenzionali, creando un’esperienza unica per collezionisti e appassionati d’arte.
Il panorama artistico si conferma dinamico e in continua evoluzione, con Artgenève che si posiziona come un punto di riferimento cruciale nell’arte moderna e contemporanea. L’evento ha saputo adattarsi e prosperare nonostante il contesto globale, rivelando che la passione per l’arte non conosce confini e che il mercato è sempre alla ricerca di nuove, stimolanti esperienze.