In una mossa strategica che segna un nuovo capitolo nella storia dell’industria del caffè, il gruppo Lavazza ha annunciato di aver messo in atto un’operazione significativa con l’acquisizione dei distributori di caffè Ivs. Questa mossa non solo rafforza la presenza di Lavazza nel settore del vending, ma segna anche il lancio di un’offerta pubblica di acquisto (OPA) per il delisting di Ivs Group. L’operazione vede la creazione di una società di nuova costituzione, Grey, attraverso la quale verrà lanciata l’OPA a 7,15 euro per azione, interamente in contanti, su tutte le azioni di Ivs Group.
Una strategia di crescita ambiziosa
Il gruppo torinese, già detentore di una quota di circa il 20% di Ivs attraverso il veicolo della famiglia Lavazza, Torino 1895 Investimenti, ha impostato un’offerta che incorpora un premio del 18,9% rispetto alla media aritmetica ponderata dei prezzi ufficiali del titolo degli ultimi sei mesi. L’operazione è stata strutturata con una serie di accordi firmati da E-Coffee Solutions (Ecs, società controllata da Luigi Lavazza SPA) e da Ivs Partecipazioni (azionista di maggioranza di Ivs Group), delineando un percorso che vede Lavazza rafforzare significativamente il suo investimento nel settore del vending.
Il presidente di Lavazza, Giuseppe Lavazza, insieme al presidente onorario Alberto Lavazza, il vice Marco Lavazza e il CEO Antonio Baravalle, hanno espresso entusiasmo per questa operazione, che aggiunge un nuovo tassello al perimetro di attività del gruppo. Con ricavi che nel 2023 hanno raggiunto i 3,1 miliardi di euro, registrando una crescita del 13% rispetto al 2022, l’acquisizione di Ivs, che fattura circa 700 milioni, proietta il fatturato complessivo del gruppo ben oltre i 4 miliardi di euro.
Un’operazione complessa per un futuro brillante
Grey lancerà l’OPA sul 28,36% del capitale di Ivs, e successivamente, Ivs Partecipazioni conferirà un altro 50,75%, mentre Torino1895 contribuirà con il 20,4% già in suo possesso. A seguito di questi passaggi, Ivs Partecipazioni deterrà almeno il 51% del capitale di Grey, consolidando così la sua posizione. Le parti hanno inoltre stipulato un patto parasociale per gestire la governance di Grey, arricchendo l’accordo con opzioni call e put che potrebbero portare il gruppo Lavazza a ottenere il controllo completo di Ivs Group (o della società che potrebbe nascere dalla fusione tra Grey e Ivs) tra il 2027 e il 2034.
Questa operazione non solo dimostra l’ambizione di Lavazza di espandere la sua influenza nel settore del vending, ma sottolinea anche la capacità del gruppo di adattarsi e progredire in un mercato in continua evoluzione. L’acquisizione di Ivs Group da parte di Lavazza è un chiaro segnale della volontà dell’azienda di consolidare la sua posizione come leader nel mondo del caffè, sfruttando le opportunità offerte dal settore in rapida crescita del vending.
L’espansione di Lavazza attraverso questa acquisizione non è solo una mossa strategica per aumentare il suo fatturato, ma rappresenta anche un investimento nel futuro del consumo di caffè. Con l’acquisizione di Ivs e l’espansione nel vending, Lavazza non solo aumenta la sua presenza sul mercato ma si posiziona anche come un’azienda all’avanguardia, pronta a rispondere alle mutevoli abitudini dei consumatori nel consumo di caffè.
La visione di Lavazza, che vede nella diversificazione e nell’espansione nei nuovi mercati una chiave per il futuro, è un esempio di come le aziende storiche possano innovarsi e crescere, mantenendo al contempo le proprie radici e i propri valori. L’acquisizione di Ivs Group da parte di Lavazza non è solo un’operazione finanziaria, ma un passo verso un futuro in cui il caffè continua a essere un elemento centrale nella vita di milioni di persone, con nuove modalità di fruizione e nuovi scenari di mercato.