Consigli Professionali per Prevenire Attacchi di Cani: Le Raccomandazioni di un Esperto
La convivenza tra umani e cani, nonostante sia spesso armoniosa e fonte di reciproco arricchimento, può talvolta degenerare in episodi tragici. La recente aggressione mortale di un neonato di 15 mesi da parte di due pitbull a Eboli, in provincia di Salerno, riaccende i riflettori sulla questione della sicurezza e sull’importanza di conoscere il giusto comportamento da tenere in presenza di cani potenzialmente pericolosi. Un caso precedente a Roma, in cui un runner fu attaccato da tre rottweiler, aveva già suscitato preoccupazione e domande sulle responsabilità e sulle precauzioni necessarie in simili circostanze.
Simone Parrinello, educatore cinofilo, sottolinea che la responsabilità di tali eventi ricade “tendenzialmente” sull’essere umano. Secondo Parrinello, indipendentemente dalla razza dell’animale, è fondamentale che i proprietari partecipino a corsi di formazione per comprendere a pieno le esigenze e il comportamento dei loro compagni a quattro zampe. Questi corsi mirano a sviluppare una sensibilità di base verso i bisogni che variano da cane a cane, contribuendo così a prevenire situazioni pericolose.
Reazioni e Comportamenti Consigliati in Caso di Aggressione
Fronteggiare un cane aggressivo richiede un approccio controintuitivo. Parrinello illustra che, in caso di un’imminente aggressione, l’istinto di reagire o fuggire può peggiorare la situazione. Il primo consiglio è quindi quello di fermarsi e immobilizzarsi, cercando di mantenere la calma per non stimolare ulteriormente l’aggressività dell’animale.
Un comportamento comune, ma errato, è quello di sbracciarsi in segno di paura o difesa. Questo può rendere la persona un bersaglio ancora più evidente agli occhi del cane. L’educatore suggerisce di evitare movimenti bruschi e, se possibile, di distrarre il cane lanciando lontano un oggetto, come uno zaino o una borsa, sperando che l’animale scelga di inseguirlo. Muoversi lentamente, mantenendo una posizione laterale rispetto al cane e tenendo le mani lungo i fianchi, può aiutare a evitare un confronto diretto.
La Comunicazione Visiva e i Segnali Calmanti
Un aspetto spesso trascurato nella comunicazione con i cani è l’importanza dello sguardo. Parrinello chiarisce che incrociare lo sguardo con un cane aggressivo può essere interpretato come una sfida o una minaccia. Nel mondo canino, evitare lo sguardo diretto rientra nei cosiddetti “segnali calmanti”, una serie di comportamenti che servono a ridurre la tensione e a comunicare pacificazione. Applicare questa conoscenza può essere cruciale: evitare di fissare l’animale negli occhi può contribuire a de-escalare la situazione.
Il rispetto e la comprensione dei cani passano anche attraverso la conoscenza di questi segnali e comportamenti. Parrinello conclude sottolineando che una maggiore consapevolezza e preparazione da parte degli umani potrebbe significativamente ridurre il numero di incidenti. L’educazione cinofila non solo migliora la qualità della vita dei nostri amici a quattro zampe ma garantisce anche una convivenza più sicura e serena con loro.
La tragedia di Eboli e l’incidente di Roma sono dolorosi promemoria della necessità di una maggiore educazione e rispetto reciproco tra umani e cani. Solo attraverso la conoscenza e la comprensione delle esigenze e dei comportamenti dei cani è possibile prevenire future tragedie, garantendo una convivenza pacifica e arricchente per entrambe le parti.