Il ministro Crosetto sulla tensione Iran-Israele: una risposta ‘non eccessiva’ che potrebbe aprire a una soluzione
Nel delicato scacchiere mediorientale, le recenti mosse militari tra Iran e Israele hanno sollevato non poche preoccupazioni a livello internazionale. A seguito dell’attacco di Israele all’Iran, il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha offerto una lettura degli avvenimenti che potrebbe suggerire una via d’uscita dal recente picco di tensione. Intervistato dalla trasmissione ‘Giù la maschera’ su Radio Uno, Crosetto ha definito la controffensiva di Tel Aviv come ‘una cosa aspettata’, sottolineando che la risposta israeliana ‘è stata una risposta non eccessiva’ e che ‘potrebbe in qualche modo chiudere la questione’.
Le parole del ministro evidenziano una speranza che il ciclo di violenza possa trovare un epilogo, almeno per il momento. ‘Una risposta accettabile anche dal punto di vista iraniano’, ha aggiunto, aprendo a una possibile de-escalation. Tuttavia, Crosetto ha precisato che le questioni relative a Gaza rimangono separate, con Israele ancora fermamente intenzionata a perseguire la sua strategia contro Hamas.
Europa e Occidente di fronte alle sfide della difesa
La questione della sicurezza e della difesa in Europa è stata un altro punto cardine dell’intervento di Crosetto. Interrogato sulla capacità di un paese europeo di difendersi da un attacco simile a quello subito da Israele, il ministro ha espresso dubbi sulla prontezza attuale, pur mostrando ottimismo per il futuro. ‘Non così, no,’ ha affermato, riferendosi alla capacità di difesa immediata, ma ha poi aggiunto: ‘Tra due o tre anni potremmo esserlo’.
Il sostegno internazionale a Israele durante l’attacco, con l’intervento di aerei americani, inglesi, francesi e giordani, ha evidenziato una solidarietà operativa, ma anche la varietà e la complessità delle minacce aeree che possono richiedere tempi di reazione molto diversi. Crosetto ha sottolineato come la velocità degli attacchi, dalla lentezza dei droni alla rapidità dei missili ipersonici, ponga sfide significative alla difesa aerea.
La disponibilità occidentale a sostenere l’Ucraina e le riflessioni sulla difesa aerea
Il ministro della Difesa ha poi toccato il tema dell’Ucraina, riconoscendo la disponibilità dell’Occidente a fornire sostegno di difesa aerea contro le aggressioni russe, pur con delle riserve sulla preparazione attuale. ‘La disponibilità a dargli la difesa aerea ci sarebbe eccome, perché la priorità penso sia quella di difendere i cittadini,’ ha dichiarato Crosetto, evidenziando un principio di uguaglianza nella difesa dei civili, indipendentemente dalla loro nazionalità.
La critica principale del ministro si rivolge alla lunga sottovalutazione del rischio di conflitto, che ha portato a un Occidente ‘totalmente impreparato’ di fronte alla necessità di una difesa aerea efficace. ‘Noi abbiamo un Occidente che, tranne gli Stati Uniti, è arrivato totalmente impreparato perché da 40 anni-50 anni pensava che non fosse più in uso la parola guerra,’ ha affermato Crosetto. Questa mancanza di preparazione è vista come il risultato di decenni di politiche di disarmo e riduzione delle scorte militari.
In conclusione, le riflessioni del ministro Crosetto offrono uno spaccato sulla complessità delle relazioni internazionali e sulla necessità di un ripensamento della strategia di difesa europea e occidentale. Mentre la situazione in Medio Oriente continua a essere fonte di preoccupazione, l’Europa è chiamata a riflettere sulla propria capacità di garantire sicurezza e protezione ai propri cittadini di fronte a minacce sempre più veloci e imprevedibili.