Una violenta grandinata ha messo in ginocchio diverse zone del Veneto, provocando seri danni e non pochi disagi. L’evento metereologico, di rara intensità, ha interessato principalmente i comuni di Laghi, Posina, Arsiero, Velo d’Astico e Valli del Pasubio in provincia di Vicenza, oltre a registrare fenomeni estremi anche nel basso Polesine, con due trombe marine segnalate a largo di Albarella, in provincia di Rovigo.
La tempesta di ghiaccio, particolarmente violenta, ha causato la rottura di parabrezza, vetri di abitazioni, pannelli solari, cupole e lampioni, testimoniando la forza con cui la grandine si è abbattuta su queste aree. I disagi non si sono limitati ai danni materiali, ma hanno incluso anche forti rallentamenti sulla rete stradale, in particolare sull’autostrada A4 tra Vicenza e Verona, dove i veicoli hanno dovuto procedere con estrema cautela a causa degli accumuli di grandine sul manto stradale, che in alcuni punti ha raggiunto i 5 centimetri di altezza.
Emergenza in autostrada e ripercussioni sul traffico
Sul tratto autostradale A4 tra Vicenza e Verona, gli automobilisti si sono trovati a fronteggiare una situazione di emergenza. La grandine ha causato accumuli significativi, rendendo il tratto stradale particolarmente pericoloso per il rischio di slittamento. La sicurezza dei viaggiatori è stata messa a dura prova, con la necessità di procedere a passo d’uomo per evitare incidenti, causando inevitabili rallentamenti e lunghe code.
Il fenomeno non ha risparmiato neanche le zone residenziali, dove i cittadini hanno assistito impotenti alla distruzione portata dalla furia del maltempo. In alcune aree, la grandine ha letteralmente divelto i parabrezza delle auto parcheggiate e danneggiato gravemente le strutture esterne delle abitazioni, come vetri e pannelli solari. Il bilancio dei danni è ancora in fase di quantificazione, ma si prevede che sarà molto oneroso.
Danni e interventi nel basso Polesine
Nel basso Polesine, la situazione non è stata meno grave. Due trombe marine sono state avvistate a largo di Albarella, portando con sé un vento molto forte e causando un’alta marea che ha avuto come conseguenza la caduta di alberi e danni a strutture e proprietà private. “Dopo il vento di ieri – ha dichiarato Mauro Rosatti, general manager dell’isola di Albarella – sono stati rimossi due alberi caduti sulle strade. Ci sono piccoli danni ad alcune proprietà (antenne, tettoie) e recinzioni di cantiere divelte che verranno subito segnalati ai proprietari.”
Le spiagge dell’isola, da poco ripristinate, hanno subito danni notevoli, mettendo a dura prova la comunità locale che si è immediatamente attivata per ripristinare le condizioni ottimali. “Siamo già al lavoro per ripristinare i danni causati dal maltempo al Centro Sportivo della nostra Isola di Albarella”, ha aggiunto Rosatti, sottolineando l’impegno della comunità nell’affrontare le conseguenze del maltempo.
Una comunità unita di fronte all’emergenza
La risposta della comunità veneta di fronte a questa emergenza metereologica non si è fatta attendere. Sia nelle province di Vicenza che di Rovigo, cittadini, amministrazioni locali e servizi di emergenza hanno collaborato attivamente per fronteggiare gli effetti devastanti della grandinata e delle trombe marine. L’obiettivo primario è stato quello di garantire la sicurezza delle persone e di limitare i danni a beni e proprietà, con un lavoro di squadra che ha visto l’attivazione di piani di emergenza e la mobilitazione di risorse sul territorio.
L’evento ha evidenziato quanto sia fondamentale una gestione efficiente delle emergenze e l’importanza di una solida collaborazione tra diversi livelli di governo e la comunità. Nonostante la gravità dei danni e i disagi causati, l’immediata reazione ha permesso di contenere le conseguenze più critiche e di avviare rapidamente i lavori di ripristino. La resilienza dimostrata dalle comunità colpite sottolinea la capacità di affrontare insieme, con determinazione e solidarietà, le sfide poste da fenomeni metereologici estremi.
La grandinata e le trombe marine in Veneto rappresentano un campanello d’allarme sulle conseguenze dei cambiamenti climatici e sull’urgenza di adottare politiche di prevenzione e di adattamento più efficaci. La frequenza e l’intensità crescenti di tali eventi richiedono una riflessione approfondita e azioni concrete per salvaguardare territori e comunità dall’impatto dei fenomeni estremi legati al clima.