Letta sottolinea l’urgenza di riforme per il Mercato unico europeo di fronte al divario con USA e Cina
Nella recente conferenza a Bruxelles, l’ex premier italiano e relatore di un influente report sull’Europa e il suo Mercato unico, ha messo in evidenza la crescente preoccupazione per il divario competitivo tra l’Unione Europea (UE) e le potenze globali come gli Stati Uniti e la Cina. Enrico Letta ha evidenziato come il Mercato unico debba diventare più inclusivo e accessibile non solo per le grandi imprese ma anche per le piccole e medie imprese (PMI) che attualmente non sfruttano appieno le opportunità offerte.
Letta ha inoltre espresso preoccupazione per il fatto che i rapporti precedenti sullo stesso tema siano stati ignorati e ha sottolineato che la situazione economica e geopolitica attuale richiede un’azione immediata per evitare il declino dell’UE. ‘L’inerzia significa declino’, ha dichiarato, enfatizzando la necessità di sfruttare l’ultima finestra di opportunità per riformare il Mercato unico.
Il ruolo dell’innovazione e della ricerca per colmare il divario
Uno dei punti focali del report di Letta riguarda l’incompiutezza del Mercato unico europeo, che non include settori chiave come l’energia, la finanza e le telecomunicazioni. Questa lacuna contribuisce al divario competitivo con gli Stati Uniti. Letta propone l’introduzione di una ‘quinta libertà’ dedicata all’innovazione e alla ricerca, per stimolare la crescita e la competitività dell’UE.
In parallelo, il report mette in luce la necessità per l’UE di trovare finanziamenti adeguati per supportare la doppia transizione ecologica e digitale, ispirandosi all’Inflation Reduction Act (Ira) statunitense. Letta sottolinea l’importanza di mobilitare il risparmio privato europeo e di attrarre investimenti dall’estero per finanziare queste transizioni.
L’Unione dei risparmi e degli investimenti come risposta europea
La proposta di Letta di creare un’Unione dei risparmi e degli investimenti mira a trattenere in Europa il risparmio privato, evitando che circa 300 miliardi di euro all’anno vengano investiti negli Stati Uniti. Questo cambiamento di prospettiva richiederebbe un’evoluzione verso una maggiore integrazione dei mercati finanziari europei, nonché una supervisione che bilanci le competenze tra autorità nazionali ed europee.
Sebbene il finanziamento privato sia essenziale, Letta riconosce la necessità di integrarlo con fondi pubblici. Propone di esplorare nuove forme di aiuti di Stato e di finanziamenti pubblici europei per sostenere investimenti strategici a livello continentale.
Superare la frammentazione nell’industria della difesa europea
Un altro punto critico sollevato da Letta riguarda l’industria della difesa europea, caratterizzata da una marcata frammentazione. Attualmente, circa il 78% delle forniture militari dell’UE proviene da paesi extra-UE, una situazione che Letta definisce ‘una vergogna’ e un chiaro indicatore della necessità di consolidare e potenziare l’industria difensiva europea per rendere l’UE più autonoma e sicura.
La visione di Letta per il futuro del Mercato unico europeo riflette una chiara comprensione delle sfide economiche e geopolitiche attuali, sottolineando l’urgenza di adottare misure concrete per rafforzare l’integrazione europea, stimolare l’innovazione e garantire la sicurezza economica e difensiva dell’UE. La sua chiamata all’azione non solo mira a superare la stagnazione ma anche a posizionare l’Europa come un attore globale competitivo e innovativo nel XXI secolo.