Antonio Diodato: tra passione e musica, il ritorno a Sanremo
Con la stessa passione che lo ha contraddistinto nel 2020, Antonio Diodato torna sul palco dell’Ariston per il Festival di Sanremo 2024. Il cantautore, vincitore dell’edizione e icona della pandemia con il brano “Fai rumore”, punta a far vibrare il pubblico con la sua nuova creazione. «Torno per muovermi e fare rumore. E lotto, come sempre, per la mia terra» ha dichiarato, sottolineando il legame indissolubile con le sue radici.
La genesi di “Ti muovi”
La sua ultima opera, “Ti muovi”, è il frutto di un’intensa immersone in un «flusso emozionale». Diodato condivide la nascita del suo ultimo lavoro: «L’ho scritto ascoltando le storie di chi mi ho incontrato, di chi mi stava vicino». Il brano promette di trasmettere energia e passione, due elementi che l’artista ha sempre cercato di infondere nella sua musica. E con un gesto di vittoria, rivela il momento in cui la componente strumentale ha trovato la sua forma definitiva: gli archi, simbolo della «luce che stavo cercando».
Un successo da ripetere
Il ricordo della vittoria del 2020 è ancora vivo nella memoria collettiva. “Fai rumore” non solo ha trionfato a Sanremo, ma è diventato anche un simbolo durante i mesi più bui della pandemia. Le sue note hanno risuonato dai balconi, in un’epoca in cui il silenzio delle città era interrotto soltanto dalle sirene delle ambulanze. La sua performance solitaria nell’Arena di Verona durante l’Eurovision 2020 ha toccato il cuore di milioni di spettatori. Diodato si augura ora di bissare quel successo, puntando su nuove sonorità e messaggi.
Il legame con Taranto
Nonostante sia nato ad Aosta, il cantante tarantino ha sempre avuto un profondo legame con la terra della madre, Taranto. Cresciuto tra Roma e la città pugliese, Diodato ha deciso di adottare la città di Taranto come propria. «È la terra che ho scelto come mia. E ho deciso di lottare per lei», ha affermato, testimoniando il suo attaccamento e impegno per il territorio.
Sanremo 2024: tra attese e sorprese
Il cantante si avvicina al Festival con un misto di eccitazione e tranquillità. Diodato rivela di aver intrapreso un periodo detox, astenendosi dal consumo di alcolici, ma annuncia che si lascerà andare alla fine del Festival: «Attenzione, il sabato, alla fine, mi scatenerò». La sua performance è tra le più attese, e promette di lasciare un segno indelebile in questa edizione del Festival.
Un duetto con Jack Savoretti
Nella serata dedicata alle cover, il cantante aostano di origine tarantina si esibirà in un duetto con Jack Savoretti, interpretando “Amore che vieni, amore che vai” di Fabrizio De André. Un brano che Diodato considera coraggioso e significativo: «È la canzone che mi ha avvicinato alla poetica di questo grandissimo cantautore», ha espresso, ricordando come il brano abbia aperto le porte a nuove opportunità nella sua carriera musicale.
La voce di “La mia terra”
Il recente successo di “La mia terra”, colonna sonora del film “Palazzina Laf” di Michele Riondino, ha riportato Diodato al centro dell’attenzione mediatica. Il brano ha riscosso grande successo, e il cantante esprime soddisfazione per il riconoscimento ottenuto dal film e per l’opportunità di cantare per la sua terra. «Sono felicissimo per Michele, per il successo che ha ottenuto con questo film, realizzato con grande intelligenza e delicatezza», ha detto, confermando ancora una volta il suo legame con il territorio e la volontà di valorizzarlo attraverso la sua arte.
L’attesa per la sua esibizione a Sanremo 2024 cresce, mentre Diodato si prepara a calcare nuovamente il palco che lo ha consacrato, con la speranza di emozionare ancora una volta il pubblico e la critica. La sua musica, che si nutre di storie personali e collettive, promette di essere un viaggio tra note ed emozioni, un flusso in cui il cantautore si è immerso per dare voce alla sua anima artistica.