Un’UE Adatta al Mondo di Domani
Draghi ha evidenziato l’urgenza di un’Unione Europea che sia ‘adatta al mondo di oggi e di domani’, sottolineando l’importanza dell’agire congiunto. ‘Dobbiamo essere coscienti che la coesione politica è minacciata dai cambiamenti del resto del mondo’, ha affermato, aggiungendo che ripristinare la competitività dell’UE richiede un approccio unitario piuttosto che un’azione frammentata o competitiva tra gli Stati membri. La sua visione impone quindi di ‘agire come Unione europea in un modo che non abbiamo mai fatto prima’.
La Sfida della Strategia Industriale
Uno dei principali problemi identificati da Draghi è l’assenza di una strategia industriale europea coerente, capace di affrontare la concorrenza di potenze come gli Stati Uniti e la Cina. Nonostante i progressi in alcune aree, manca una visione globale per rispondere efficacemente alle sfide in settori chiave come la transizione ecologica. ‘Abbiamo confidato nella parità di condizioni a livello globale… Ma ora il mondo sta cambiando rapidamente, ci ha colto di sorpresa’, ha lamentato Draghi. Le politiche di Stati Uniti e Cina, volte a reindirizzare gli investimenti verso le loro economie, rappresentano una minaccia diretta alla competitività e all’autonomia europea, secondo l’ex presidente della BCE.
Verso un’Azione Unita per la Sicurezza e la Difesa
Sul fronte della sicurezza e della difesa, Draghi ha invitato gli Stati membri dell’UE a ‘intensificare gli appalti congiunti, aumentare il coordinamento della spesa e l’interoperabilità delle attrezzature, e ridurre sostanzialmente le dipendenze internazionali’. Ha sottolineato come la mancanza di un’economia di scala, rispetto agli Stati Uniti, limiti lo sviluppo industriale europeo nel settore della difesa, indicando una frammentazione eccessiva della spesa per la difesa tra i Paesi UE.
Riforme per un’Europa Più Forte
In conclusione, Draghi ha messo in evidenza la necessità di riforme nella struttura stessa dell’Unione Europea, enfatizzando che ‘l’urgenza delle sfide che affrontiamo’ non permette ritardi. Ha proposto la creazione di un nuovo strumento per il coordinamento delle politiche economiche, che dovrebbe funzionare per tutti gli Stati membri. Tuttavia, ha anche aperto alla possibilità di procedere con un sottogruppo di Paesi in alcuni ambiti specifici, come l’Unione dei mercati capitali, nel caso in cui un’azione unitaria non fosse immediatamente realizzabile.
La visione di Draghi per un’Europa rinnovata e competitiva richiede una collaborazione senza precedenti tra gli Stati membri, un impegno condiviso verso l’innovazione e una determinazione a superare le divisioni interne. La sua chiamata al cambiamento radicale riflette la consapevolezza che solo attraverso un’azione coesa e strategica l’UE può navigare le turbolenze del mondo contemporaneo, mantenendo la sua posizione di leadership e i suoi valori fondamentali.