![Giorgia Meloni al Vinitaly: Impegno per il Made in Italy e il Mondo del Vino 1 20240416 094651](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/04/20240416-094651.webp)
Giorgia Meloni al Vinitaly: Impegno Ferreo per il Made in Italy e il Mondo del Vino
In occasione dell’ultima edizione del Vinitaly a Verona, la Premier Giorgia Meloni ha manifestato un deciso sostegno al settore vitivinicolo italiano, enfatizzando il valore e l’importanza del Made in Italy. Durante la sua visita, che ha visto la premier impegnata in un tour durato quasi tre ore tra i padiglioni della fiera, Meloni ha ribadito l’impegno del governo nell’affrontare e contrastare le pratiche di concorrenza sleale e l’italian sounding, fenomeni che danneggiano l’immagine e l’economia dei prodotti autenticamente italiani.
«Saremo implacabili contro chi pensa di usare il nome italiano per portare avanti e vendere prodotti che non hanno l’eccellenza che l’Italia può vantare», ha dichiarato la Premier, sottolineando come il governo stia lavorando a una serie di norme di protezione da inserire nella legge quadro sul Made in Italy, per difendere questo settore strategico da chi ne usurpa valore e reputazione.
Una Presenza Accolta con Entusiasmo
La presenza di Giorgia Meloni al Vinitaly ha suscitato grande entusiasmo, tanto che l’auditorium si è animato con la partecipazione di numerosi giovani premiati in un concorso per gli istituti agrari, promosso dal ministero dell’Agricoltura. Accompagnata da Francesco Lollobrigida, la premier ha ricevuto un caloroso benvenuto da parte del mondo dei vignaioli, confermando così il forte legame tra il governo e il settore vitivinicolo nazionale. Un legame che si è rinnovato attraverso brindisi, foto e selfie, simboli di una vicinanza che va oltre il semplice protocollo istituzionale.
Il tour di Meloni ha toccato diverse regioni italiane, dal Trentino alla Toscana, passando per Lazio, Abruzzo e Veneto, dove ha incontrato il governatore Luca Zaia. Quest’ultimo ha regalato alla premier la bandiera della Serenissima, simbolo di pace, senza però toccare temi politici come il terzo mandato o l’Autonomia differenziata, su cui la premier ha preferito non esprimersi.
Dialogo e Politica: Gli Incontri al Vinitaly
Non sono mancati momenti di dialogo su temi di rilievo politico. In particolare, Meloni ha commentato la recente telefonata con Elly Schlein riguardante il Medio Oriente, apprezzando l’apertura al dialogo e la possibilità di collaborare per un lavoro più efficace in Parlamento. Questo scambio di vedute tra opposizione e maggioranza dimostra come, anche in contesti informali come il Vinitaly, sia possibile affrontare questioni di politica interna e internazionale con serietà e impegno.
Il rifiuto di svuotare i calici offerti, motivato dall’imminente Consiglio dei ministri e dalla necessità di restare lucidi, non ha impedito a Meloni di lodare il vino come elemento fondamentale dell’identità italiana. Un gesto simbolico, quello di farsi fotografare con una bottiglia prodotta dai detenuti dell’isola di Gorgona, ha sottolineato l’importanza sociale che il vino può avere, come veicolo di riscatto e inclusione.
Il Vinitaly e l’Impegno per il Futuro del Made in Italy
La visita di Giorgia Meloni al Vinitaly si è conclusa con un messaggio chiaro: il governo italiano è pronto a difendere con determinazione i prodotti nazionali e il Made in Italy da qualsiasi forma di contraffazione o pratiche sleali. La valorizzazione del settore vitivinicolo non solo come patrimonio economico ma anche culturale dell’Italia rimane un impegno prioritario. La presenza della premier a Verona testimonia l’importanza che il governo attribuisce alla promozione dell’eccellenza italiana nel mondo, un impegno che si rinnova di fronte alle sfide globali e alle opportunità di crescita e sviluppo per il paese.
Con la promessa di norme più stringenti per proteggere il Made in Italy, il Vinitaly si conferma non solo come evento di riferimento per il settore vitivinicolo ma anche come momento di incontro tra le istituzioni e le realtà produttive del paese. Un incontro che, nella cornice di Verona, ha rafforzato il legame tra politica e territorio, evidenziando la comune volontà di lavorare per il riconoscimento e la tutela dei prodotti italiani nel mondo.