Con l’introduzione del sistema di raccolta differenziata porta a porta a Savona, la comunità commerciale si trova a navigare tra le acque dell’ottimismo e quelle del dubbio. Questa nuova modalità di gestione dei rifiuti, sebbene accolga l’ambizione di una città più pulita e ecologica, solleva preoccupazioni pratiche tra i negozianti, in particolare per quanto riguarda lo spazio necessario per i bidoni e la gestione degli scarti.
Le preoccupazioni dei commercianti
Alcuni esercenti, come quelli del Bar Jimmy in Corso Tardy&Benech, evidenziano la problematica dimensione dei bidoni: “Il bidone per il vetro è da 120 litri, sono troppo grossi”. La questione si complica ulteriormente con la raccolta dell’umido, specialmente durante i mesi caldi, per i timori legati ai cattivi odori che potrebbero emanare dai bidoni tenuti all’interno dei locali. “Ci fanno fare corsi di Haccp e poi ci dicono di tenerci la spazzatura nei locali,” sottolineano con preoccupazione.
La gestione dello spazio emerge come un dilemma significativo. Marco Casarino del Bar Haiti, situato in Piazza Sisto, condivide la sua difficoltà: “Io non ho tutto quello spazio, il mio è un locale piccolo”. Questa situazione lo costringe a lasciare il bidone del vetro all’esterno, una soluzione tutt’altro che ideale. Eppure, nonostante le sfide, molti riconoscono l’importanza della differenziata, come Giuseppe Sigari della Pizzeria Nuova Mondovì, che ammette: “Io differenzio i rifiuti da tempo, credo che dovremo solo abituarci al porta a porta”.
Difficoltà e soluzioni innovative
I problemi non si limitano alla sola dimensione e posizionamento dei bidoni. La gestione dei rifiuti specifici presenta ulteriori sfide. Alessandro Attilio di InSisto, con un punto vendita e un vicino laboratorio, si trova a dover gestire scarti di frutta che, con il calore, potrebbero fermentare e produrre odori sgradevoli. “Ho chiesto di darci i sacchi per l’umido ma ci hanno risposto che non sono previsti e va tutto nel bidone,” riferisce, esprimendo la speranza che i bidoni vengano lavati regolarmente per mitigare il problema.
Nonostante le difficoltà operative, l’iniziativa del porta a porta a Savona è stata accompagnata da un processo di dialogo e confronto. Nei giorni precedenti l’avvio del servizio, Sea-s ha tenuto incontri con i commercianti e effettuato sopralluoghi nei locali per identificare e, ove possibile, risolvere le criticità emerse. Questo approccio collaborativo mira a rassicurare gli operatori commerciali sull’efficacia e la sostenibilità della nuova modalità di raccolta rifiuti.
Un futuro sostenibile richiede adattabilità
La transizione verso il sistema porta a porta rappresenta un cambiamento significativo nelle abitudini di gestione dei rifiuti, sia per i residenti che per i commercianti di Savona. Se da un lato l’obiettivo è quello di migliorare la sostenibilità ambientale e la pulizia urbana, dall’altro solleva questioni pratiche che richiedono soluzioni immediate e a lungo termine.
L’esperienza di Savona potrebbe servire da esempio per altre città che si avvicinano a simili trasformazioni. L’importanza di una comunicazione efficace tra le autorità locali e i cittadini, insieme alla flessibilità nell’implementazione delle politiche ambientali, emerge come fattore chiave. Mentre i commercianti si adattano a questa nuova realtà, la collaborazione continua tra tutti i soggetti coinvolti sarà essenziale per affrontare le sfide e cogliere le opportunità di un futuro più verde.