La svolta di Hamilton: tra F1 e nuovi orizzonti
Il campione di Formula 1 Lewis Hamilton apre un capitolo inedito della sua carriera, delineando un futuro che si tinge dei colori della Ferrari e sfiora l’universo della moda e del cinema. In una recente intervista rilasciata al magazine GQ, Hamilton ha condiviso pensieri e riflessioni su un percorso professionale e personale di grande rilievo. Con 7 titoli mondiali e 103 vittorie, il suo nome è già inciso nella storia dello sport automobilistico, ma le ambizioni e le passioni di Hamilton si spingono ben oltre il circuito.
Il sogno Ferrari e la resilienza dopo Abu Dhabi
Il passaggio alla scuderia Ferrari rappresenta per Hamilton non solo un cambiamento di casacca, ma l’evoluzione di un desiderio radicato nella sua storia personale. “Passare nel team di Maranello era una delle mie intenzioni”, ha rivelato il pilota britannico, sottolineando come tale aspirazione sia maturata probabilmente in modo inconscio sin dai primi anni di vita. Tuttavia, il suo impegno con la Mercedes rimane inalterato, con l’obiettivo di continuare a competere ai massimi livelli fino all’ultimo istante della sua permanenza.
La controversa gara di Abu Dhabi del 2021 rimane un punto doloroso ma significativo nella carriera di Hamilton. Le decisioni dell’allora direttore di gara, Michael Masi, hanno fermato il suo dominio, favorendo Max Verstappen. “Mi hanno derubato? È stato evidente”, ha affermato Hamilton con franchezza, pur trovando un lato positivo in quella esperienza: la presenza e il supporto di suo padre in uno dei momenti più complessi della sua vita sportiva.
Dalla pista alla passerella, l’eclettismo di Hamilton
Oltre al mondo delle corse, Hamilton ha scoperto e coltivato una grande passione per la moda, un’arena che gli ha permesso di esprimere la sua creatività e individualità. Questo interesse, però, non è stato privo di sfide, soprattutto nel confrontare i pregiudizi di alcuni tifosi e dirigenti. Un episodio emblematico si è verificato nel 2018, quando, dopo aver partecipato a una festa a New York poco prima del Gran Premio di Singapore, Hamilton ha dovuto dimostrare la sua capacità di bilanciare gli impegni professionali con gli interessi personali, vincendo poi quella gara in modo eclatante.
La sua resilienza e determinazione hanno anche sfidato le opinioni di figure influenti all’interno del mondo della F1, come Niki Lauda, dimostrando che è possibile eccellere in più campi contemporaneamente senza compromettere le proprie prestazioni sportive.
Hamilton: tra cinema e rimpianti
L’interesse di Hamilton per il cinema rappresenta un’altra dimensione del suo poliedrico talento. Attualmente è coinvolto in un progetto cinematografico con Brad Pitt e il regista Joseph Kosinski, che si concentrerà sul mondo della Formula 1. Questa passione era già emersa in passato, quando Hamilton ebbe l’opportunità di partecipare a “Top Gun 2”, un’opportunità che dovette rifiutare per dedicarsi alla competizione contro Sebastian Vettel nel 2018. “Non avevo mai preso una lezione di recitazione e non intendevo essere il punto debole in un simile progetto”, ha confidato Hamilton, esprimendo poi rammarico per non aver potuto partecipare al film.
La carriera di Lewis Hamilton si conferma così non solo come un cammino costellato di successi sportivi, ma anche come un viaggio di scoperta personale e professionale che attraversa mondi diversi, dalla velocità delle piste alla creatività della moda e del cinema. Le sue parole riflettono la ricerca di un equilibrio che vada oltre il successo e le vittorie, orientandosi verso una felicità più complessa e sfaccettata. Hamilton emerge dunque non solo come campione di sport ma come figura di spicco capace di ispirare oltre i confini del suo campo.