Il Cotone del Brasile: Al Centro delle Controversie Ambientali e Sociali
Negli ultimi anni, l’industria della moda ha affrontato crescenti pressioni per diventare più sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Tuttavia, un rapporto recente della ONG Earthsight ha sollevato nuove preoccupazioni, mettendo in luce come grandi marchi quali H&M e Zara siano potenzialmente coinvolti in pratiche dannose per l’ambiente legate alla produzione di cotone in Brasile. Queste accuse non solo gettano ombre sui tentativi di sostenibilità dichiarati dai colossi del fast fashion ma sollevano anche questioni più ampie sulla trasparenza e l’efficacia delle certificazioni ambientali.
Secondo Earthsight, il cotone Better Cotton, promosso come sostenibile, proveniente da due produttori brasiliani, SLC Agrícola e Grupo Horita, sarebbe stato al centro di indagini per corruzione e deforestazione illegale. Le indagini di Earthsight hanno rivelato che, nonostante le certificazioni, 816mila tonnellate di cotone sarebbero state esportate direttamente dalle piantagioni incriminate a otto produttori che, a loro volta, hanno fornito H&M e Zara, attraverso intermediari asiatici.
La Risposta delle Aziende Coinvolte
Di fronte a tali accuse, sia H&M che Inditex, la società madre di Zara, hanno espresso il loro impegno a indagare e risolvere la questione. H&M ha accolto con favore l’indagine di Earthsight, sottolineando l’importanza di trasparenza e responsabilità nel loro approccio alla sostenibilità. “Siamo in stretto contatto con il proprietario della certificazione Better Cotton, che ha avviato un’indagine approfondita sulle accuse specifiche”, ha dichiarato H&M. Inditex ha evidenziato il suo impegno continuo nel migliorare gli standard di sostenibilità, aggiungendo che prende “molto sul serio qualsiasi informazione relativa a pratiche scorrette nell’industria tessile”.
Queste risposte riflettono l’attuale clima di incertezza e la pressione crescente sulle aziende di moda per garantire che le loro supply chain non solo siano etiche dal punto di vista del lavoro ma anche sostenibili per l’ambiente. La sfida principale rimane quella di implementare meccanismi di tracciabilità e verifica che siano sia efficaci che trasparenti.
Impatto Ambientale e Sociale della Produzione di Cotone
Il Brasile, essendo il secondo esportatore mondiale di cotone e produttore del 42% del cotone Better Cotton, riveste un ruolo cruciale nel mercato globale. Tuttavia, la produzione di cotone nel Cerrado, una delle regioni più biodiverse del paese, ha avuto un impatto devastante sull’ambiente. La deforestazione, accelerata dall’agricoltura industriale, ha ridotto significativamente la vegetazione originaria, compromettendo la biodiversità e contribuendo al cambiamento climatico.
Nonostante le certificazioni come Better Cotton mirino a promuovere pratiche più sostenibili, il caso evidenziato da Earthsight dimostra come la certificazione da sola non sia sufficiente a garantire la sostenibilità effettiva della produzione di cotone. È necessario un maggiore controllo e una maggiore trasparenza lungo tutte le fasi della supply chain per assicurare che gli standard ambientali e sociali siano rispettati.
Le Sfide della Legislazione e della Regolamentazione
Il dibattito su cotone e sostenibilità si inserisce in un contesto legislativo internazionale in evoluzione. L’Unione Europea, con la sua Direttiva sulla dovuta diligenza per la sostenibilità delle imprese, sta cercando di imporre alle grandi aziende una maggiore responsabilità nell’identificazione e nella prevenzione delle violazioni dei diritti umani e dell’impatto ambientale nelle loro supply chain. Anche se una versione indebolita della legislazione è prevista prima delle prossime elezioni europee, il Regolamento UE sulla deforestazione, che esige la tracciabilità dei materiali, rappresenta un passo avanti, nonostante non includa specificamente il cotone.
Queste iniziative legislative sono fondamentali per creare un quadro di riferimento che obblighi le aziende a essere più trasparenti e responsabili. Tuttavia, la reale efficacia di tali regolamenti dipenderà dalla loro implementazione e dalla capacità di monitorare e far rispettare gli standard stabiliti.
Il caso del cotone brasiliano solleva questioni importanti riguardanti la sostenibilità nel settore della moda. Mentre le aziende continuano a navigare tra le pressioni per diventare più sostenibili e le sfide di garantire pratiche etiche e ambientali lungo le loro supply chain, il dialogo tra ONG, aziende e organismi di certificazione rimane fondamentale. Solo attraverso un impegno collettivo e una maggiore trasparenza sarà possibile realizzare il cambiamento necessario per proteggere l’ambiente e garantire la giustizia sociale nelle aree di produzione globale.