Le reazioni degli studenti di fronte alle prove di maturità
Le emozioni degli studenti italiani sono state un vero e proprio turbinio in seguito all’annuncio delle materie per la seconda prova degli esami di maturità 2024. Da una parte, abbiamo i classicisti, i cui volti hanno assunto espressioni tra il sorpreso e il disperato, nell’apprendere che il greco sarà la disciplina da affrontare. Dall’altra parte del panorama scolastico, gli studenti di indirizzo scientifico hanno mostrato un’esultanza palpabile, grazie alla scelta di matematica come materia del secondo scritto. Una fortuna non da poco, considerando che fisica, spesso paventata dai maturandi, è rimasta al sicuro nei cassetti del ministero dell’Istruzione.
Un palcoscenico virtuale per le emozioni degli studenti
Le reazioni non si sono fatte attendere sui social network, con TikTok in prima linea a fungere da palcoscenico virtuale per le espressioni di gioia e di sconforto degli studenti, che hanno condiviso i loro sentimenti in tempo reale. Tra i commenti più frequenti e una serie di video diventati virali, spicca la citazione di un brano di Calcutta, “Controtempo”, che con le parole «Guerra persa» sembra fare da colonna sonora perfetta per il momento. Non manca l’ironia, con alcuni che riprendono la celebre canzone di Antonello Venditti, “Notte prima degli esami”, e rispondono al suo invito a non tremare con un amaro: «Ora abbiamo iniziato a tremare peggio di Claudia avendo letto che ci sarà greco e sarà pure esterno».
Il peso della valutazione esterna
Un sondaggio condotto da Skuola.net ha evidenziato una certa inquietudine tra i ranghi degli studenti, con oltre il 51% che si dichiara insoddisfatto della presenza di un professore esterno a correggere gli elaborati. Secondo le statistiche raccolte, due terzi degli intervistati prevedono che la Maturità del 2024 si rivelerà più ardua rispetto a quella dell’anno precedente. Non meno preoccupati sono gli studenti dei licei linguistici, che si trovano di fronte alla sfida di una terza lingua straniera. I commenti raccolti fuori dalle scuole non lasciano spazio a interpretazioni ottimistiche: «Siamo fregati», si sente ripetere spesso tra i gruppi di maturandi. Le reazioni si susseguono, ma a confortare gli studenti arriva la notizia che almeno il commissario sarà un docente interno.
Il clima tra i banchi di scuola
Nei corridoi e nelle aule, l’atmosfera è un mix di tensione e solidarietà. Gli studenti del liceo classico, in particolare, si trovano a dover fare i conti con la prospettiva di dimostrare la loro padronanza di una lingua antica così complessa, e ciò sotto l’occhio critico di un valutatore esterno. «Non poteva andare peggio», esclama un maturando, cercando sostegno nello sguardo dei compagni. Questa sensazione di incertezza è comune tra molti, che si vedono già immersi nei testi di Omero o di Sofocle alla ricerca di una traduzione impeccabile.
Matematica, la luce in fondo al tunnel per gli scientifici
Al contrario, per gli studenti dello scientifico, il quadro è decisamente diverso. La matematica, con le sue equazioni e teoremi, appare come una sfida ben accetta, una materia nella quale molti si sentono sicuri e preparati. La reazione a questo annuncio è stata quasi unanime, con molti che hanno accolto la notizia con un respiro di sollievo. A dispetto del senso comune che vede le scienze esatte come fonte di ansia, per questi studenti la matematica rappresenta una sorta di “porto sicuro” in un mare di incertezze che è l’ultimo anno di scuola superiore.
Un futuro incerto ma solidale
Mentre le reazioni sono diverse in base all’indirizzo di studio, quello che emerge con forza è un senso di comunità tra gli studenti. Sia chi affronta il greco sia chi si prepara per la matematica sa che di fronte a sé ha una sfida importante, un rito di passaggio che segna la fine di un’era e l’inizio di un’altra. E sebbene la competizione sia parte del gioco, la solidarietà tra i giovani non manca. Si scambiano consigli, si sostengono a vicenda, e soprattutto condividono l’esperienza comune attraverso i social network, creando una rete di supporto che va oltre le aule scolastiche.
In conclusione, mentre gli studenti si preparano per gli esami di maturità, la società assiste a una vera e propria cronaca emotiva in diretta. Tra post virali e sondaggi, si dipana la trama di una generazione che vive il proprio momento cruciale tra ansia e speranza, tra il peso della tradizione e la leggerezza del digitale. In un modo o nell’altro, l’esame di maturità resta un rito di passaggio imprescindibile, una prova che ciascuno affronterà con le proprie forze, ma con il supporto di una comunità più ampia e connessa che mai.