La sfida di Fleximan contro gli autovelox continua
La quiete notturna di Guidizzolo, una cittadina in provincia di Mantova, è stata nuovamente infranta dal rumore delle azioni vandaliche di un personaggio ormai noto: Fleximan. La figura, che si cela nell’ombra, ha colpito ancora, segando il palo di un autovelox e lanciando il dispositivo in un canale vicino. Questo gesto segna il diciannovesimo atto di una serie di incursioni iniziata a maggio 2023, attirando l’attenzione della comunità locale e delle autorità.
Le immagini dell’autovelox mutilato sono state condivise sulla pagina Facebook “Non sei di Guidizzolo se…”, documentando l’ultimo atto di una sequenza di atti vandalici che stanno mettendo a dura prova la pazienza dei cittadini e delle istituzioni. Il sindaco della cittadina ha espresso forte disappunto per questi eventi, sottolineando l’importanza delle telecamere come deterrente e come strumento di sicurezza stradale. Le autorità locali sperano che le registrazioni possano aver catturato immagini utili a identificare l’autore dei fatti.
Una tendenza all’imitazione preoccupante
Il fenomeno non si limita però a Guidizzolo. Altri dispositivi elettronici destinati al controllo del traffico sono stati presi di mira nel corso dell’ultimo fine settimana, segnando un’ondata di azioni che sembrano essere ispirate dall’originale Fleximan. In provincia di La Spezia, per esempio, ignoti hanno abbattuto la terza colonnina Velobox nel giro di 24 ore. Queste colonnine, talvolta di colore arancione o blu e note anche come Velo ok o Speed Check, sono state oggetto di attacchi simili a quelli perpetrati dal giustiziere dei velox, ma con una differenza sostanziale: non è certo che contenessero effettivamente dei rilevatori funzionanti.
Le autorità sono in allerta di fronte a questi comportamenti che imitano gli atti di Fleximan. L’abbattimento dei Velobox a Vezzano Ligure e Bolano, e ora a Ceparana, mostra un trend preoccupante di emulazione che potrebbe sfociare in una vera e propria ondata di vandalismo, con ripercussioni non solo sulla sicurezza stradale ma anche sull’ordine pubblico e sulle casse comunali.
La sicurezza dei dati personali e il rispetto della legalità
Di fronte a questi episodi, emerge un’ulteriore riflessione riguardante la protezione dei dati personali. Le autorità ribadiscono l’impegno a trattare tali informazioni in modo responsabile, operando nei limiti delle finalità comunicate tramite informative aggiornate, chiare e trasparenti. La sicurezza dei dati personali dei cittadini è una priorità che non viene meno anche nell’uso di dispositivi come gli autovelox, che servono a monitorare la corretta osservanza delle regole del Codice della Strada.
La battaglia contro gli eccessi di velocità e il rispetto delle norme stradali non può giustificare azioni illegali e distruttive. Le autorità continuano a ricordare l’importanza del rispetto delle leggi e della sicurezza collettiva. In questo contesto, la distruzione di strumenti di rilevamento è vista non solo come un danno materiale ma anche come un’azione che mina le basi del vivere civile e della tutela dei cittadini.
La risposta delle istituzioni
Di fronte a questa ondata di vandalismo, le istituzioni locali sono chiamate a una risposta decisa. La polizia, con l’ausilio delle registrazioni delle telecamere di sicurezza, è al lavoro per identificare i responsabili. Nel frattempo, si discute dell’opportunità di aumentare le misure di sicurezza intorno a questi dispositivi o di adottare tecnologie più resistenti agli atti di vandalismo.
La sfida lanciata da Fleximan e dai suoi imitatori apre un dibattito più ampio sulla gestione della sicurezza stradale e sulla percezione del controllo elettronico. Mentre alcuni cittadini potrebbero simpatizzare con le azioni di questi “giustizieri”, le istituzioni ricordano che il rispetto delle regole è fondamentale per garantire il benessere e la sicurezza di tutti.
In conclusione, l’escalation di attacchi ai dispositivi di rilevamento della velocità solleva questioni importanti sulla sicurezza stradale, sul rispetto della legge e sulla protezione dei dati personali. L’approccio delle autorità si mantiene fermo sul principio che la sicurezza collettiva e il rispetto delle norme sono pilastri insostituibili della convivenza civile. Resta da vedere come la situazione evolverà e quali misure verranno adottate per contrastare efficacemente il fenomeno.