Attacchi alla Rete Elettrica Ucraina: un Gestaccio di Mosca
Nella notte, un’ondata di raid aerei russi ha scosso l’Ucraina, mirando direttamente alle sue infrastrutture energetiche, un gesto che Mosca ha definito come una «massiccia azione di ritorsione». Il bilancio di questa aggressione è stato particolarmente grave nella regione di Kiev, dove la centrale termoelettrica di Tripolye, vitale per l’area, è stata «completamente distrutta», secondo le autorità locali. Un altro duro colpo è stato inferto nel pomeriggio nella regione di Sumy, dove una seconda struttura è stata danneggiata da «bombe guidate» lanciate da aerei militari russi.
Il Ministero della Difesa del Cremlino non ha tardato a rivendicare l’attacco, giustificandolo come una risposta alle azioni ucraine contro l’industria del petrolio e del gas russa. Hanno lodato l’«efficacia» dei danni provocati, sottolineando come questi rallenteranno significativamente il trasferimento delle riserve ucraine nelle aree di combattimento. A seguito di questi attacchi, oltre 200,000 persone sono rimaste senza elettricità, aggravando una situazione già precaria per la popolazione civile.
La Risposta Ucraina e la Richiesta di Supporto Internazionale
Di fronte a queste difficoltà, il presidente ucraino Zelensky, parlando da Vilnius in occasione dell’iniziativa dei «tre mari», ha invocato l’unità degli alleati e l’importanza di lavorare congiuntamente per contrastare i tentativi russi di annientare il settore energetico ucraino. La notte degli attacchi, più di 80 missili e droni hanno sorvolato i cieli ucraini, causando la morte di 10 civili, di cui 7 nelle aree costiere di Odessa e Mykolayiv. «Abbiamo bisogno di difesa aerea, non di lunghe discussioni», ha affermato Zelensky, evidenziando la necessità impellente di ottenere sistemi di difesa aerea avanzati come i Patriots.
Nel frattempo, la Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, ha approvato una misura per una nuova mobilitazione, con l’obiettivo di reclutare circa 500,000 nuovi soldati entro il 2024. Questa cifra, tuttavia, appare ottimistica visto l’esodo di massa degli uomini in età da leva dall’inizio del conflitto. La legge prevede anche l’introduzione di un addestramento militare obbligatorio per tutti i cittadini ucraini, segno della crescente militarizzazione della società in risposta all’aggressione russa.
La Coercizione per Chi Evita il Richiamo e le Dichiarazioni Russe
Una misura ancora più severa è attesa per coloro che finora hanno evitato il richiamo. Secondo le autorità militari ucraine, la necessità di forze fresche è diventata cruciale per compensare la superiorità numerica del nemico. Questa mossa riflette la crescente preoccupazione per l’apertura di nuovi fronti di battaglia, soprattutto nella regione di Kharkiv, dove la situazione rimane tesa.
Sul fronte diplomatico, le tensioni continuano a salire. La Russia ha annunciato che non parteciperà alla conferenza di pace in Svizzera, organizzata con l’intento di trovare una soluzione al conflitto. Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha criticato l’evento, attribuendolo agli interessi politici degli Stati Uniti in vista delle prossime elezioni presidenziali. Questa assenza sottolinea la posizione russa che qualsiasi discussione sull’Ucraina senza la sua partecipazione sia priva di significato, evidenziando ulteriormente il divario tra le parti in conflitto.
L’intelligence occidentale ha confermato che, al momento, la Russia non mostra interesse per la conferenza, preferendo negoziare direttamente con gli Stati Uniti con il supporto della Cina. Questa situazione lascia poco spazio all’ottimismo per una rapida risoluzione del conflitto, mentre la comunità internazionale continua a cercare vie per mediare e porre fine alle ostilità.
Le recenti evoluzioni sul campo di battaglia e nelle aule diplomatiche riflettono la complessità e la gravità della crisi ucraina. Mentre gli attacchi russi sulle infrastrutture energetiche portano il paese sull’orlo di una crisi umanitaria, le manovre politiche e militari suggeriscono un inasprimento piuttosto che un alleggerimento delle tensioni. La comunità internazionale si trova di fronte alla sfida di bilanciare le pressioni politiche con la necessità di sostenere l’Ucraina e prevenire ulteriori sofferenze alla sua popolazione.